Gli appuntamenti della settimana del Trianon Viviani si aprono mercoledì 23 marzo, alle 21, con la nuova tappa di “Terræmotus Neapolitan Talent” (Tnt), il contest delle nuove voci “esplosive”. Quindi, giovedì 24, alle 17, la terza lezione-concerto di Pasquale Scialò per il ciclo di conferenze cantate “Città cantante”. Infine, sabato 26, alle 21, uno spettacolo di musica e prosa, “Strativari. Suite in otto movimenti”, con Cristina Donadio, Capone&BungtBangt e il Solis string quartet.
Mercoledì 23 marzo, alle 21, la undicesima puntata del contest del teatro della Canzone napoletana, alla ricerca delle nuove voci “esplosive”. Ideato dal direttore artistico Marisa Laurito e presentato da Gennaro Monti con Tiziana De Giacomo, il talent show vede i concorrenti – da cinque a sette per serata – che si esibiscono sul palco del teatro, per il pubblico presente in sala e per i navigatori collegati in diretta streaming sulla pagina Facebook del Trianon Viviani. Al termine di ogni puntata una qualificata giuria tecnica, presieduta dal regista Bruno Garofalo, stila, a insindacabile giudizio, una classifica, tenendo conto del consenso espresso dal pubblico in sala e dai likes registrati sui social, e proclama il vincitore della serata che accederà alla fase finale. I due migliori talenti esplosivi che si aggiudicheranno la finale potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana. Le candidature sono aperte fino all’esaurimento delle partecipazioni previste. Il regolamento è all’indirizzo teatrotrianon.org/terraemotus-neapolitan-talent. Tutte le serate di Tnt sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. È possibile rivedere le tappe precedenti – che hanno visto l’affermazione come vincitori di Marianita Carfora, Federica Raimo, Chiara Campitelli, Enzo Esposito, Fabiana Russo, Francesca Curti Giardina, Daniele Esposito, Elisabetta Maschio, Paola Falanga e Crizia Colonna – sulla webtv del sito istituzionale e sul canale youtube del teatro.
Giovedì 24 marzo, alle 17, Pasquale Scialò conduce il terzo appuntamento del suo ciclo di conferenze cantate “Città cantante”. Con cadenza settimanale, il compositore e musicologo, docente di Musicologia e Storia della Musica all’università suor Orsola Benincasa di Napoli, sta dando vita a incontri parlati, cantati, suonati con proiezioni di documenti, filmati, immagini inedite, per raccontare con una scansione cronologica e tematica le tappe di un bene emozionale dell’umanità come la Canzone napoletana e dei suoi significativi protagonisti. «In pochi altri luoghi al mondo come a Napoli – spiega Scialò – è stato messo in musica tutto quanto fosse parte della vita pubblica e privata della città: dalle storie d’amore, di odio o di passione alle vicende politiche, dalla cucina alla guerra, dall’emigrazione alla disoccupazione, dalla malavita alla dolce vita, dalla toponomastica all’architettura». Il ciclo Città cantante ha lo scopo di divulgare, con un approccio interdisciplinare, questa multiforme letteratura di musica vocale, a partire dalla recente pubblicazione della Storia della canzone, scritta da Scialò per l’editore Neri Pozza. Gli incontri, della durata di poco più di un’ora, rivolti ad appassionati, amatori, studiosi, studenti liceali e universitarî, prevedono la partecipazione di esperti, musicisti e cantanti dediti con rigore allo studio e all’interpretazione delle diverse forme di questo repertorio. A questo terzo e penultimo appuntamento, intitolato “Canzoni in guerra: sanzioni, macchiette rosa e tammurriate in bianco e nero”, partecipano il cantante e chitarrista Gianni Aversano e il trio Suonno d’Ajere, con Irene Scarpato (voce), Gian Marco Libeccio (chitarra classica) e Marcello Smigliante Gentile (mandolino e mandoloncello).
Biglietto unico 10 euro, ridotto per studenti 7 euro.
La produzione delle Conferenze cantate è del Trianon Viviani.
Sabato 26 marzo, alle 21, e domenica 27 marzo, alle 18, il Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana ospita una serata di musica e prosa con Strativari. Lo spettacolo è un’esperienza musicale e un viaggio dell’anima concepito come una suite musicale e teatrale, composta da otto movimenti con un Prologo e un Epilogo. Otto ritratti emotivi che toccano altrettanti affetti – il ricordo, la passione, il gioco, lo scontro, la fatica, la denuncia, il desiderio, la devozione – esplorati dal punto di vista dei napoletani. Il titolo, attraverso un gioco di parole, evoca il nome del celebre liutaio e rimanda agli “strati” “vari” che compongono l’immagine di Napoli, caratterizzata da una pluralità di linguaggi, stili, corpi e anime che, forse, non ha uguali altrove. Diretto da Raffaele Di Florio, che ha anche curato il progetto scenico, lo spettacolo è stato scritto da Stefano Valanzuolo, con citazioni e spunti tratti da opere di Erri De Luca, Sandor Marai, Enzo Moscato, Pier Paolo Pasolini, Roberto Saviano e Raffaele Viviani. L’attrice Cristina Donadio condivide il palcoscenico con due realtà musicali apparentemente molto distanti tra loro, ma unite dalla matrice mediterranea: Capone&BungBangt e il Solis string quartet. Di qui il dialogo originale tra strumenti con storie e tradizioni profondamente diverse: dal violino alla “buatteria”, dalla scopa elettrica al violoncello, o dalla viola allo “scatolophon”. La band Capone&BungtBangt è composta da Maurizio Capone (voce, scopa elettrica e “percussaglie”), Alessandro Paradiso (basso “da ponte”, “scatolophon” e “buatteria”), Vincenzo Falco (percussaglie e “tubolophon”) e Salvatore Zannella (“buatteria” e “percussaglie”). I musicisti del Solis string quartet: sono i violinisti Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio, il violista Gerardo Morrone e il violoncellista/arrangiatore Antonio Di Francia. Il disegno luci è di Francesco Adinolfi. Il suono di Giuseppe Polito e Massimo Curcio.