Il Trianon Viviani prosegue la sua programmazione natalizia, intitolata “Ac-conciati per le feste!”, con la Nuova compagnia di Canto popolare nel “Concerto di Capodanno”, che si terrà domenica 1° gennaio, alle 21. Dopo il benvenuto all’anno nuovo, seguiranno due appuntamenti per grandi e piccini, entrambi a ingresso libero fino a esaurimento dei posti: martedì 3 gennaio, alle 21, il concerto dell’orchestra Sanitansamble; quindi venerdì 6
gennaio, con varie repliche nel corso della giornata, un’Epifania con i burattini della famiglia Ferraiolo, che vedrà anche la partecipazione della Piccola orchestra di Forcella.
Nel 1520 Magellano, circumnavigando le coste meridionali dell’Argentina a bordo della nave Trinidad, vide dei fuochi lungo la costa e chiamò quel luogo “Terra dei fuochi”. Questi erano stati accesi dagli indigeni del
posto, abituati a raccogliersi intorno a grandi falò̀ al di fuori delle loro capanne, per proteggersi dal freddo e perché́, attraverso il fumo e le scintille, le loro preghiere avrebbero più̀ facilmente raggiunto il cielo e
quindi le divinità̀. “Secondo una credenza popolare, in Campania, quando si accendono i fuochi
durante una festività̀ o una ricorrenza religiosa, il legno – bruciando – restituisce al cielo l’anima della pianta e protegge da influenze negative. Anche qui questi fuochi sono sempre gli stessi da millenni e assolvono al compito di trasportare le preghiere dei devoti nel cielo. Oggi, in Campania, il fascino di questa credenza popolare ha ceduto il
passo a una accezione denigratoria, in quanto l’espressione “terra dei fuochi” è divenuta sinonimo di “inferno” per i tristi fatti di cronaca che tutti conoscono: a bruciare non è più̀ il legno, bensì̀ i rifiuti. Tuttavia, la nostra regione è anche una terra di “suoni”, terra che attraverso la sua arte e, soprattutto, la sua musica ha esportato storia e
cultura, diventando nei secoli un punto di riferimento imprescindibile. Il concerto della Nuova compagnia di Canto popolare è composto da brani della nostra tradizione e della nostra terra, che danno il senso a una nuova
illusione. Così sono le note, e non i fuochi, a veicolare i nostri sogni o le nostre preghiere, affinché́ salgano nitidi verso il cielo.