Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Il 22 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XII edizione: oltre 400 luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini saranno visitabili gratuitamente, in un’immersione nella storia che rende ancora oggi il nostro Paese identificabile nel mondo e che potrebbe costituirne il perno dello sviluppo sostenibile a lungo termine. Ben quattordici i siti storici visitabili in Campania, tra cui Villa Pandora Sanfelice, Palazzetto Marciano, Castello Pandone, Chalet Pagliuca, Giardino segreto dell’Anima e Casa Telese.
A Napoli, in particolare, sarà possibile visitare:
– Palazzo Mirelli di Teora in Via Monte di Dio, 54: sarà possibile visitare gratuitamente e senza prenotazione il cortile e il giardino interno. (La visita durerà 20 minuti circa). Orari visita 10-13 e 14.30-17.30
– Villa di Donato in Piazza Sant’Eframo Vecchio, 12: sarà possibile effettuare la visita della dimora. E’ previsto un piccolo buffet di accoglienza e presentazione della villa. Per prenotazioni inviare una email a: prenotazioni@villadidonato.it segnalando nominativo, numero ed ora
Mentre in provincia si potrà accedere gratuitamente al Palazzo Capece di Caivano e al Palazzo Niglio Jadicicco di Frattamaggiore. L’elenco completo, con i dettagli relativi all’accesso a ogni singola dimora storica è visionabile al sito associazionedimorestoricheitaliane.it
L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo e di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo. Da quest’anno Media Partner dell’evento sarà il TGR. Quella degli immobili storici è una rete unica, dall’immenso valore sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, infatti, costituiscono non solo un patrimonio turistico di rara bellezza ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Il 54% di tali immobili si ubica, infatti, in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 29% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. La Giornata Nazionale ADSI è quindi anche un’occasione per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Il loro indotto, infatti, genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo (e quindi servizi di ristorazione, attività ricettive e visita degli immobili), dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo. Molte sono le figure professionali che gravitano intorno ad una dimora, mestieri dal sapere antico – artigiani, restauratori, maestri vetrai – sempre più difficili da reperire. Un patrimonio tramandato a noi attraverso i secoli, anche grazie al restauro e al mantenimento delle dimore storiche, che gravano unicamente sui proprietari. È anche dai lavori di ammodernamento e ristrutturazione, infatti, che deriva la qualità dei centri nei quali le dimore insistono, contribuendo al loro decoro e alla loro crescita di attrattiva, riconsegnando vitalità a territori – specie quelli più periferici – che vedono nella dimora il principale centro economico locale. Investire in questi magnifici tesori – unici ed irripetibili – significa anche creare opportunità occupazionali per i più giovani, messi a loro volta in condizione di tramandare quei saperi che hanno reso grande il patrimonio privato italiano. Numerose le iniziative promosse dai proprietari per la Giornata Nazionale: da mostre a concerti e spettacoli teatrali, per intercettare le esigenze del pubblico di ogni fascia d’età. Quest’anno torna anche il concorso fotografico in collaborazione con Photolux rivolto agli utenti di Instagram.