Il meraviglioso universo multiculturale della moda, sotto la guida di Gentiana Dervishi presidente dell’associazione APS Showteam, ha conquistato i consensi nella splendida cornice de Le Salon des Miroirs. Lo scorso 2 ottobre, dopo Milano, anche Parigi segna il successo della GX Fashion Week offrendo ai presenti uno “spettacolo della moda” fatto di eccentricità, eleganza e gusto.
Nel cuore della Settimana della Moda di Parigi, città che incarna eleganza e design senza tempo, il mondo della moda ha assistito a un’esplosione di creatività e innovazione con la GX Fashion Week
Paris. Questo eccezionale evento ha donato al pubblico parigino un’esperienza che ha catturato l’attenzione ed il cuore di tutti, strappando numerosi consensi, proprio per la ricercata celebrazione della diversità e dell’eclettismo, nient’altro che giustizia al linguaggio universale. Nella ville lumière la GX Fashion Week ha riunito alcune delle menti più audaci e visionarie nel mondo glamour provenienti da ogni angolo del pianeta, creando un incantevole mosaico di culture, stili e tendenze che lasceranno il pubblico a bocca aperta. Il focus è stato posto sulla celebrazione della moda come forma d’arte globale e come veicolo per esprimere l’eccentricità individuale, gusto e raffinatezza, nel contesto della creatività e la diversità stilistica che risalterà in primo piano. Questo è proprio lo scopo della GX Fashion Week Paris: la diffusione di una straordinaria varietà di influenze culturali che, in questo caso, hanno trovato la propria convergenza sulla passerella parigina. A fare da cornice al trionfo della GX Fashion Week Paris gli splendidi spazi della location “Le Salon des Miroirs”, dove un’esplosione di idee ed ispirazioni hanno garantito unicità e livello considerevole delle scelte in cui ha creduto Gentiana Dervishi, Presidente dell’Associazione APS
Showteam la quale, coadiuvata da un team di notevole esperienza, ha garantito, come in ogni altra occasione legata alla moda italiana, un consistente pomeriggio allacciato al fashion, il cui metro di scelta e valutazione preventivi si sono dimostrati oltremodo certosini e selettivi senza distinzione tra stilisti emergenti o già affermati. “Sono particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto: il mettersi in gioco a Parigi portando la formula che da anni ha successo sulle passerelle milanesi è per me fonte di grande orgoglio. Come affermavo nel pre evento organizzare una sfilata di moda, con più stilisti, di certe dimensioni, richiede parecchio impegno che coinvolge non solo me ma uno staff preparato e numeroso, composto da persone affidabili che hanno a cuore, esattamente come me medesima, esiti vincenti. Oggi posso dire con sicurezza che questo impegno e questa fatica è pienamene ripagato regalando a me e al mio team un consenso sempre più internazionale. Questo però non è un punto di arrivo ma di ripartenza in vista delle prossime scadenze di febbraio”, questa la dichiarazione a caldo di Gentiana Dervishi (che ha indossato per l’occasione una splendida creazione di Flora Cappucci) , mente artistica eclettica dalle idee chiarissime, rispetto alle dinamiche tecniche che si concatenano durante il giorno delle sfilate. Numerosi gli stilisti che hanno sfoggiato in passerella meravigliose creazioni: Ludovic Winterstan, Aulona Mecaj, Francisco Rodrìguez ,
Mokodu Fall, Avina Atelier, l’Istituto Cordella. “Una delle caratteristiche distintive di questa edizione è stata l’audacia atta all’esportazione dei territori inesplorati della moda. Oltre la sapienza sartoriale ho inteso sdoganare ciò che ancora non si sia mai vissuto sulle passerelle. Gli stilisti hanno osato audaci combinazioni di colori, tessuti insoliti ed abiti che sfidano le convenzioni normalmente auspicabili. La sperimentazione ha rappresentato il centro dell’attenzione, con ogni designer che si è impegnato nel cercare di superare i limiti della creatività e i numerosi consensi registrati hanno confermato che le scelte sono state quelle giuste” conclude la “Patron”
dell’evento, rimarcando infine continuando “sulla consapevolezza riferita alle questioni ambientali, ove la GX Fashion Week Paris ha configurato le attenzioni al fine di fare un passo avanti nella promozione della sostenibilità. Molti stilisti hanno presentato creazioni eseguite con materiali ricercati, quanto attenti alla tematica, tecniche eco-friendly ed approcci responsabili. Questo impegno per la sostenibilità ha dimostrato che la moda può essere all’avanguardia limitando i danni verso il nostro splendido pianeta”. Importante sottolineare quanto prezioso è risultato l’apporto artistico e professionale dei truccatori ed acconciatori coordinati per APS Showteam da Arta Kola, i quali, mediante esperienza unica riguardo il contest ornamentale delle modelle, hanno applicato con estro e tocco professionale il mood creato dall’Organizzazione dell’evento. Ad occuparsi della mansione pre-riportata è stata una realtà storica quanto consolidata nel panorama fashion parigino: l’“Accademia Campus” e “AB Pro Make-up Academy”. Partner ufficiale dell’evento per quanto concerne le modelle ed i modelli, è stata “Modeling Agency Paris di Artur Rocha”. Andiamo ora a conoscere gli stilisti che hanno portato le loro creazioni sulla passerella della GX
Fashion Week Paris.
Istituto Cordella
Tra conferme, ritorni e attesissimi debutti delle grandi firme della moda del mondo, l’Istituto Cordella per la prima volta in assoluto, è stato presente in passerella alla GX Fashion Week Paris con due collezioni create da tredici designer che si sono formati nell’Istituto. La prima è una selezione della serie intitolata “Elsa”, dedicata a Elsa Schiaparelli, stilista, costumista e sarta italiana naturalizzata francese che insieme a Coco Chanel, è considerata una delle più influenti figure della moda nel periodo fra le due guerre mondiali. “Norma Jean” è il nome della seconda collezione in passerella questa volta ispirata a Marilyn Monroe, vero nome della più celebre attrice, cantante,
modella e produttrice cinematografica della storia del cinema mondiale. Gli abiti sono stati realizzati da: Caprino Chiara, Caretto Denise, Cazzato Alice, Chetta Alice, Duka Bruna, Giaccari Angelica, Giaffreda Elisa, Kurakova Maria, Margiotta Francesca, Pepe Giovanni, Scaramuzzi Paolo, Trubia Federica e Tundo Alessandro. La sfilata sarà trasmessa in diretta sui canali social dell’Istituto Cordella.
Faraón
Francisco Rodríguez, marchio Faraón, dominicano, si è confermato, dopo la sua partecipazione alla GX Fashion Week Milano, un’importante presenza anche a quella parigina, visto il ricchissimo curriculum che è valso lui numerosi riconoscimenti e premi in carriera. In passato ha ricoperto incarichi importanti, come consulente di Fashion Design per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), poi Presidente dell’Associazione degli Artigiani delle Chacabanas della Repubblica Dominicana. Attualmente è Presidente dell’Associazione degli Stilisti Dominicani e della società LAURENTH INDUSTRIAL, SRL. Considerato il precursore del nuovo concetto di
“chacabana”, l’ordinario, il grossolano, FARAÒN ha presentato le sue collezioni, incantando i presenti. Il designer
Aulona Store Aulona Mecaj, stilista e fondatrice del marchio. Aulona ha iniziato il suo viaggio da bambina
appassionandosi alla moda e all’arte. Da bambina le piaceva travestirsi e disegnare i suoi vestiti. Quando è cresciuta, ha avviato il proprio marchio nella sua città natale con un piccolo atelier e una boutique molto minimale. Ma poi capisce che quel posto era troppo piccolo per le sue idee. Si trasferisce nella capitale, dove avvia una linea di abiti e capi d’abbigliamento, che riscuote successo in televisione. Poi aprire un grande atelier e una boutique piena di grandezza sono stati passi sicuri ma faticosi! Personaggi famosi, cantanti, conduttori di spettacoli e tante persone scelgono il marchio “Aulona”. Dopo diversi successi nel suo paese, è arrivata con un’altra ispirazione artistica
alla settimana della moda di Parigi! Dove ha portato l’arte e la sensualità dell’abbigliamento sulle passerelle di Parigi. Aulona, designer e responsabile del marchio, vuole che questa creazione e collezione facciano rumore e siano ascoltate come un suono che va e arriva sempre.
Mokodu
Ha praticato la sua arte nel suo paese all’inizio degli anni ’90 come vignettista politico per il quotidiano Afrique Économique e le Débat. Nel 1996 si trasferisce in Italia dove continua a dipingere. Mokodu Fall è specializzato in pittura figurativa e il suo lavoro riflette le persone che hanno contribuito allo sviluppo della cultura africana, della pace e delle culture urbane. La sua arte è incentrata sulla rappresentazione del continente africano attraverso i suoi eroi, i suoi animali e il suo paesaggio atipico. Crea scene molto colorate in cui troviamo questi elementi caratterizzanti appartenenti all’Africa. Tutto ciò che fa nel mondo della moda è una continuazione della sua opera
d’arte.
Avina
“Da sempre appassionata di disegno e moda, ho iniziato a immaginare creazioni di vestiti fin dalla mia infanzia. Già da piccola disegnavo e realizzavo abiti per vestire i miei Bambole Barbie. Il filo e l’ago erano i miei giocattoli preferiti! Mia nonna, che mi ha insegnato a farlo uso, badando attentamente di farne buon uso nell’esecuzione dei miei primi lavori. Tra Londra, Parigi, Praga e Novi Sad ho avuto l’opportunità di lavorare nelle case di abiti da sposa rinomati e da cui imparare in particolare talentuoso. Sono appassionato sia della creazione che del fare, due abilità totalmente
inseparabili ai miei occhi. Parigino d’adozione, sono stato subito conquistato dalla magnificenza di questa città. Dalla scoperta di quest’ultimo che mi ispira ancora e ancora, spero che il mio la creatività contribuisce al suo splendore. I miei abiti sono leggeri e delicati con linee pure e assertive con grande attenzione particolare attenzione ai dettagli. Sono progettati e realizzati interamente a mano con cura grazie al know-how acquisito in diversi paesi europei. Ho iniziato a imparare il design in Inghilterra, cucito in Serbia e Repubblica Ceca e modellistica in Francia. Esercito la mia creatività, la mia tecnica e il mio know-how per soddisfare al meglio le aspettative e i desideri delle future spose. Realizzerò un abito unico per ogni sposa per quel giorno eccezionale che verrà realizzato per sublimarlo ed evidenziarne la personalità. (Ivana Popović – Creatore/Fondatore).
Ludovic Winterstan
Ludovic Winterstan è uno stilista che lavora attorno al ready-to-wear di fascia alta, etico e progettato in uno spirito di integrazione e condivisione. Le silhouette di Ludovic Winterstan evocano una donna e un uomo forti e guerrieri combattenti. La sua firma particolare è intrisa di poesia oscura mescolata all’eleganza di un certo romanticismo nero che gli hanno permesso di sfilare alla Fashion Week di Parigi ed in diversi paesi oltre che a firmare partnership con le
merlettaie di Caudrésiens o con il gruppo Swarovski. Nel 2020, lo Stato francese ha acquistato molti di questi pezzi come patrimonio nazionale.