Alla presentazione della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 13 al 23 ottobre 2022, che si svolgerà presso l’Auditorium Parco della Musica che ospiterà le principali sale di proiezione e il lungo red carpet, uno dei più grandi al mondo. Un ricco programma che spazierà per argomenti e linguaggi, da opere prime a film per il grande pubblico. Il presidente della Fondazione Cinema per Roma Gianluca Farinelli ha dichiarato: “Forse si produce troppo, forse si produce troppo nel mondo, di sicuro c’è un momento straordinario e il cinema italiano c’è”. Una celebrazione dell’arte cinematografica in tutte le sfumature e sarà un festival internazionale con due film italiani in gara per il concorso Progressive Cinema tutto orientato alla ricerca, allo scouting, alla valorizzazione di talenti e alle opere prime, respirando l’aria del presente. La direttrice Artistica della Festa del Cinema Paola Malanga, giornalista e critica cinematografica, ha dichiarato: “C’è molto cinema italiano – ha sottolineato Malanga – ma è tutto meritato ed è segno di grande vitalità”. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma grazie al supporto dei Soci Fondatori, del Main Partner, BNL Gruppo BNP Paribas e dei numerosi partner officiali. In concorso ci sono “La Cura” di Francesco Patierno, ambientato a Napoli in pieno lockdown mentre nella città spettrale Francesco di Leva, Alessandro Preziosi e altri rileggono La peste di Albert Camus, e “I morti rimangono con la bocca aperta” di Fabrizio Ferraro, storia di quattro partigiani che fuggono in mezzo alla neve sull’Appennino dell’Italia centrale, nel 1944.
Ma poi tanti nelle altre sezioni a cominciare da Grand Public, la sezione non competitiva dedicata al cinema per il grande pubblico (in questa separazione ‘grande pubblico’ e ‘progressive cinema’ c’è il profilo della nuova Festa del cinema), per un totale di 16 titoli si trovano il film di apertura “Il Colibrì” di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, tra gli altri, che sarà preceduto dal cortometraggio “Luciano Pavarotti, la Stella” di Gianluigi Toccafondo. Poi “Astolfo” di Gianni Di Gregorio con lo stesso Di Gregorio pensionato romano sfrattato che torna a vivere nel palazzotto di famiglia in un paesino dell’Italia centrale; la commedia “Era ora” di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Barbara Ronchi; “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido con Riccardo Scamarcio pittore e Louis Garrel investigatore che lo spia per conto di Paolo V; “Il Principe di Roma” di Edoardo Falcone, con Marco Giallini nella Roma papalina del 1829 omaggio al cinema di Gigi Magni; “Rapiniamo il duce” di Renato De Maria con Pietro Castellitto re del mercato nero (con la fidanzata Matilda De Angelis) nella Milano del ’45 poco prima di Piazzale Loreto; il pirandelliano “La Stranezza” di Roberto Andò con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone; la commedia surreale “War – La Guerra desiderata” di Gianni Zanasi con Edoardo Leo, Miriam Leone, Giuseppe Battiston tra gli altri in una guerra Italia-Spagna tutta da ridere.
FREESTYLE, la sezione non competitiva di 25 titoli dalle serie ai video clip ai tantissimi documentari, è una miniera piena di sorprese italiane. Si va dall’esordio con “Bassifondi” di Francesco Pividori, in arte Trash Secco, artista e videomaker per Achille Lauro e Marracash con un film scritto da Damiano e Fabio D’Innocenzo su due senzatetto romani, al doc 75 – BIENNALE RONCONI VENEZIA di Jacopo Quadri sull’avventura teatrale della generazione che a metà degli anni Settanta si convince che il teatro possa cambiare il mondo. Sospeso tra noir e commedia, c’è “La California” di Cinzia Bomoll con la voce di Piera Degli Esposti, il suo ultimo lavoro, mentre il nipote di Franca Rame, Gianluca, porta il documentario Dario Fo: “L’ultimo mistero buffo”. Sarà una sorpresa “La Divina Cometa” di Mimmo Paladino con i Servillo, De Gregori, Nino D’Angelo, mentre “Django – La serie” di Francesca Comencini con Matthias Schoenaerts, Nicholas Pinnock, Noomi Rapace testimonia il trend del new western e la declinazione internazionale della nostra produzione. Si scommette il sold out per il doc “Er Gol de turone era bravo” di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet e per l’altra serie “Sono Lillo” di Eros Puglielli con il quesito buffo: A cosa serve essere Posaman?. Ci sono poi “Romulus II – La Guerra per Roma” di Matteo Rovere (ep. 1) e Enrico Maria Artale (ep. 2); “Il Maledetto” di Giulio Base. Tra i doc di Freestyle ci sono anche “Amate sponde” di Egidio Eronico; “Daniel Pennac: Ho visto Maradona! di Ximo Solano coproduzione Spagna-Italia; “Enrico Cattaneo / Rumore bianco” di Francesco Clerici, Ruggero Gabbai; “Jazz Set” di Steve Della Casa e Caterina Taricano; “Life is (not) a game” di Antonio Valerio Spera dedicato alla street artist Laika; “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza” di Elisabetta Sgarbi; “La Paz Del futuro” di Francesco Clerici e Luca Previtali; “Souvenir d’Italie” di Giorgio Verdelli. Nella sezione proiezioni speciali “Kill me if you can” di Alex Infascelli, “Good morning Tel Aviv” di Giovanna Gagliardo, “KОРДОН KORDON” (CONFINE) di Alice Tomassini; “Ora tocca a noi – Storia di Pio La Torre” di Walter Veltroni; “Ritratto di Regina” di Fabrizio Ferri sui 70 anni di regno di Elisabetta II, “Umberto Eco – La Biblioteca del mondo” di Davide Ferrario; “Via Argine 310” di Gianfranco Pannone. Le passate edizioni hanno visto partecipare alla Festa numerosi protagonisti del cinema mondiale. Molti film presentati hanno ricevuto i massimi riconoscimenti, come gli Oscar® e i Golden Globe, i più noti premi del cinema europeo, come gli European Film Awards, i César e i Goya, e di quello italiano, dal David di Donatello ai Nastri d’Argento.
La diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma: proiezioni speciali e omaggi
23 Settembre 2022 - 12:05