Nuovo successo per l ’Irriverente giornalista e scrittore Simone Di Matteo che nei giorni scorsi, domenica 11 giugno, presso il Teatro Colosseo di Baiano, in provincia di Avellino, si è classificato al primo posto alla cerimonia di premiazione del concorso “Baiano in versi tra l’eremo e il cielo”’, giunta alla terza edizione, con la sua poesia Il canto del cigno. Quest’edizione del Festival della Letteratura e delle Arti Visive ha visto il patrocinio dell’enciclopedia che si occupa di premi di poesia e di poeti contemporanei WikiPoesia. Inoltre, un encomio speciale da parte dell’amministrazione comunale del sindaco Dr. Enrico Montanaro ha ricevuto lo stesso Di Matteo per il suo prezioso contributo all’arricchimento del patrimonio letterario-artistico e culturale odierno. Dallo stile ermetico e impenetrabile, ma allo stesso tempo raffinato, Di Matteo si è da sempre contraddistinto per la sua penna sarcastica e ironica, che ha fatto di lui un autore dalle mille sfaccettature, nonché per la sua poetica, la quale gli ha consentito di guadagnarsi il podio della prestigiosa premiazione:
“La scrittura è sempre stata una parte integrante di me. – ha dichiarato in proposito Di Matteo, che purtroppo non ha potuto presenziare alla cerimonia di assegnazione – Ripongo molta fiducia nella potenza delle parole, d’altronde sono un autore ed è questa la veste che, da illo tempore, più di tante altre mi si addice. Scrivo perché scrivere è tra le poche cose che mi riescono bene. Traggo ispirazione dalle mie e dalle esperienze degli altri, dai luoghi che ho vissuto, da ciò che osservo, dal bagaglio di turbamenti che anche io, come chiunque altro, mi porto dentro, da quegli incontri
inaspettati che mi capita di fare, dalle avventure che intraprendo, dalle emozioni che quotidianamente provo, dalle gioie e dai dolori, dai successi e dai fallimenti ”.
Tra coloro che hanno scelto di conferire il premio a Di Matteo si ravvisano Amedit , presieduta da Giuseppe Maggiore, e la Repubblica dei poeti, il cui cofondatore è il semiologo Renato Ongania.
“Simone Di Matteo – ha affermato il coordinatore del premio, poeta e filosofo Bartolomeo Theo Di Giovanni, conosciuto con lo pseudonimo di Scalzo44 – è il poeta della natura che, attraverso le sue nobili emozioni, riesce a cogliere l’essenza della vita trascrivendola in versi delicati ed eleganti ”. Ad officiare la manifestazione Stefania Russo , la Presidente e ideatrice del Festival che ha a sua volta ricevuto un encomio dalle istituzioni comunali e dalle associazioni culturali che hanno concesso il loro sostegno morale.
Al termine della serata, inoltre, Di Giovanni ha comunicato che Di Matteo entrerà ufficialmente a far parte della giuria del premio nazionale La Fontana del Cuore , un annuncio in merito al quale la Russo ha espresso estrema soddisfazione: “Ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto e soprattutto felici per Simone Di Matteo, che è tornato alla poesia regalandoci questa nuova e splendida emozione ”.
Il canto del cigno
Simone Di Matteo
Su di un dolce e costiero lago immacolato
C’era danzante un cigno insanguinato
Per manifestare il suo dolore
Confessava immemore al vento del suo dolce amore
Quanta strada percorrono i pensieri
Le emozioni di oggi mescolate a quelle di ieri
Il ricordo è un frutto sbiadito dal tempo
Cantava alla luna consapevole il cigno del suo tormento
Cullano le acque ogni pensiero
Come le onde di sessa di cui l’alato essere andava fiero
Il candido manto del sangue innocente macchiato
E il cigno sprofondava la notte nel suo triste peccato
Apparve sulle sponde non troppo lontano
Un pescatore vecchio a tendergli la mano
Con la voce roca rotta dal pianto
L’uccello leso regalò all’uomo il suo ultimo canto
Un’aria straziante e mai prima udita
Nostalgica e malinconica, a tratti smarrita
Davanti i suoi occhi si spense la vita
Dimenticando del cigno ogni languida ferita
La morte per l’occasione vestita da sposa
Se l’era portato in grembo ed ora felice riposa
La pace concessa sorvolò ben oltre le ridenti cascine
Toccò al vecchio pescatore poi la stessa fine
Il Festival della letteratura e delle Arti Visive nasce nel 2019 da una idea di Stefania Russo, poeta e pittrice,
con lo scopo di offrire l’opportunità, a chiunque ami la poesia, di poter dar sfogo alle proprie emozioni dinanzi ad un pubblico che ami la poesia in egual misura. Sin dalla prima edizione, la manifestazione ha riscontrato un ragguardevole successo, tanto da riconfermarsi per un terzo anno consecutivo (non tenendo conto del periodo di emergenza pandemica da Coronavirus) e raggiungere persino i Paesi dell’Est Europa. Nello specifico, il Festival si svolge di volta in volta in location diverse, ciascuna delle quali sia in grado di offrire ulteriore valore e prestigio alle sue premiazioni, e ad ogni edizione porta con sé svariate novità. Quest’anno è stata la volta di Baiano, un’occasione che il sindaco Montanaro ed il poeta Di Giovanni non si sono lasciati sfuggire, e le categorie premiate, oltre alla poesia, sono state anche la musica e la pittura. Il prossimo anno, al contrario, verranno premiate la poesia e il linguaggio del corpo, dando vita ad una sperimentazione che permetterà di conoscere la profondità del linguaggio che accomuna tutti i popoli. Si darà spazio, infine, alla drammatizzazione della poesia con il metodo YogaPoetry fondato dal poeta Scalzo44.