“Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, una delle commedie più amate del cinema italiano, arriva al Teatro Garibaldi sabato 5 febbraio alle 21 e domenica 6 febbraio alle 16.30 riadatta dal protagonista l’attore Francesco Pannofino e con lui altri interpreti: Iaia Forte, Erik Tonelli, Carmine Recano, Simona Marchini, Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi, Francesco Maggi, Luca Pantini e Jacopo Sorbini. Scene Luigi Ferrigno, costumi Alessandro Lai, luci Pasquale Mari. In questo spettacolo teatrale il regista Ferzan Ozpetek ha lasciato intatto lo spirito della pellicola cinematografica sacrificando alcune scene e inventandone altre, anche per dare una nuova linfa umoristica all’allestimento scenografico. Ferzan Ozpetek alla sua prima regia teatrale e con una ricco palmares artistico (2 David Di Donatello, 5 Nastri D’Argento, 4 Globi D’Oro, Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival di New York, Ciak D’Oro come Miglior Film).
“Mine Vaganti” è la storia del giovane Tommaso e del suo ritorno nella casa di famiglia, in Salento, deciso a rivelare la sua omosessualità nascosta per troppo tempo. Viene però anticipato dal più inatteso coming out del fratello Antonio: ne nasce un ritratto dolceamaro della famiglia italiana. Il film, uscito in sala nel 2010, vinse due David di Donatello, cinque Nastri d’argento e quattro Globi d’oro, risultando uno dei titoli più acclamati da pubblico e critica in quella stagione.
TRAMA
Al centro della vicenda la famiglia Cantone, proprietaria di un pastificio in un piccolo paese del Sud, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità l’azienda ai figli. Tutto precipita quando il figlio Antonio si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il secondogenito Tommaso tornato da Roma per raccontare anch’egli la sua verità. Una favola agrodolce che lascia intatto lo spirito essenzialmente intrigante, attraente e al contempo umoristico della pellicola e in cui il pubblico è chiamato a interagire con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce. Una prospettiva che si realizza con un cast corale e una progressione drammaturgica che ha il sapore di una favola dolce-amara, che fa riflettere con leggerezza e infilza il perbenismo manicheo della famiglia del Sud in cui tutto è plasticamente immobile: i genitori non possono accettare ciò che è fuori dal recinto della “normalità” e i figli si caricano sulle spalle, per anni, il peso del silenzio; ché nulla deve cambiare. D’altronde il tabù è quello della vergogna sociale, la famiglia non può accettare lo sguardo degli altri e le voci, in paese, corrono.
I biglietti per tutti gli spettacoli del Teatro Garibaldi sono sempre disponibili in prevendita online sul circuito Ticketone (www.ticketone.it/venue/teatro-garibaldi-24496, solo prezzo intero) e presso i punti vendita Unicoop Firenze. Prezzi: biglietti interi da 26 a 8 euro, previste ulteriori riduzioni per studenti, giovani, over 65, soci Coop e BCC Valdarno Fiorentino. Gratis per Under 14 accompagnati. Tutte le informazioni su www.teatrogaribaldi.org.