Stasera, domenica 6 novembre alle ore 21:00 al teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), da quest’anno con la direzione artistica di Nu’Tracks, è andata in scena la commedia “Una folle normalità”, scritta e diretta da Juri Monaco, in scena con la bellissima e nota attrice ucraina di teatro e televisione Yuliya Mayarchuk, dove interpreta alcuni personaggi femminili, per raccontare la follia e omaggiare le donne della storia. Uno show molto divertente e brioso, che ha ripercorso varie figure storiche, letterarie e personaggi fiabeschi: Cleopatra, Lucrezia Borgia, Eva, Cenerentola, Wonder Woman e la Bella Addormentata. Abbiamo visto una aspirante attrice, Aluna Seranova, interpretata da Yuliya Mayarchuk, affetta da bipolarismo, cioè un disturbo della personalità e sesso compulsivo, e dall’autolesionismo che si confronta con il bravissimo autore e regista teatrale della commedia Jury Monaco nelle vesti di Ivano Del Bagno per illustrare uno spettacolo per parodiare una wonderman. Antonio Ferraro interpreta la parte di Aristide, che ancora innamorato della moglie Angela che lo ha tradito con un cugino, tenta più volte il suicidio con improbabili e goffi tentativi che servono più a richiamare l’attenzione degli altri due attori. Una carrellata di sketch, tra gag e irresistibili performance caricaturali e proposte di duetti inverosimili, per riportare una storia sentimentale tra la wonder women e il fidanzato Antonio che si incontrano al bar, con dialoghi incentrati su famose storie d’amore come Romeo e Giulietta, con scenette divertenti e comiche che hanno riempito la platea di pubblico con un fiume di risate. La scena anche del Dio che crea la prima donna Eva che incontra Adamo, che sarà il padrone e la guiderà fino alla fine dei vostri giorni.
Un’avventura davvero coinvolgente e ha vinto perchè originale con tre espressioni artistiche che si sono fuse in modo impeccabile. Yuliya Mayarchuk oltre alla sua bellezza mozzafiato che ha una bella voce e che la vede protagonista nella pellicola drammatica “Mai per sempre” di Fabio Massa.
La morale finale porterà a una domanda sia per l’attore sia per lo spettatore: “Qual è il limite tra la follia e normalità?” O forse tutti noi viviamo: “una folle normalità!”
Foto Ph Emilia Vitulano