Una donna muore per un’assunzione regolare di un integratore

8 Agosto 2023 - 15:16

Una donna muore per un’assunzione regolare di un integratore

Una donna è morta per assunzione regolare di un integratore alimentare, che pare si trattasse del Kratom, un potente integratore alimentare con diversi effetti positivi per corpo e mente, che beveva regolarmente ogni mattina nel suo caffè mattutino. Krystal Talavera aveva 39 anni, madre di 4 figli che lavorava come infermiera, e ha avuto una grave insufficienza respiratoria causata da effetti simili agli oppioidi. Il suo corpo è stato ritrovato accanto ad una tazza di caffè, all’interno della quale vi era l’integratore a base di kratom, è stato trovato da Biaggio Vultaggio, padre del figlio più piccolo. Il Kratom, un integratore che si estrae dalle foglie di un albero Mitragyna speciosa originario del sud-est asiatico della famiglia delle Rubiaceae, e che in alcuni paesi è considerato un energizzante. I principali alcaloidi della pianta, quindi i composti potenzialmente tossici, sono la mitraginina e 7-idrossimitraginina e agiscono da agonisti del recettore μ-oppioide. A seguito di quest’ultimo decesso ci sarà una maggiore regolamentazione da parte del governo e per rendere più consapevoli di quanto possa essere pericoloso un prodotto a base di erbe, anche su richiesta dei parenti delle persone che sono morte in questi anni. Infatti, sul sito della Regione Emilia-Romagna vi è riportata una sintesi di uno studio a cura dell’Università di Parma:

I dati sugli animali e sull’uomo che sono stati valutati nel corso di questa valutazione indicano che il consumo di kratom ha il potenziale non solo di portare a effetti neurologici gravi, tra cui la dipendenza e la sindrome da astinenza, ma anche di suscitare una distinta tossicità ad alcuni organi come fegato e reni. Tuttavia, l’effettiva caratterizzazione del rischio è ostacolata da notevoli incertezze. Tali incertezze, basate sulla variabilità nella composizione delle preparazioni di kratom, sulle informazioni insufficienti rispetto alla correlazione dose-risposta e sui dati limitati sugli effetti dell’uso a lungo termine, attualmente non consentono di determinare valori guida basati sulla salute per le preparazioni di kratom. Ulteriori informazioni da studi ben progettati sono necessari per consentire una più affidabile valutazione del rischio di questo preparato alimentare.

L’accusa all’azienda di integratori alimentari Kratom è diventata un caso mediatico e a cui le società che producono questi integratori, hanno negato di aver violato le leggi non informando le persone dei potenziali pericoli dei loro prodotti. Kratom Distro, il sito web che ha acquistato il supplemento “Space Dust” promuove i prodotti sul suo sito web come aventi un effetto “edificante ed energetico”. La sentenza del 26 luglio scorso, riporta The Guardian, si è conclusa a favore della vittima con un risarcimento di 11 milioni di dollari: “Sottolineo ancora una volta che nessun risarcimento danni sarà mai adeguato e che questa decisione non riflette altro che un’adesione a casi precedenti”, ha detto il giudice Donald Middlebrooks. “Questa sentenza da 11 milioni di dollari dovrebbe essere un campanello d’allarme per l’industria del kratom su questa sostanza pericolosa e non regolamentata”, ha concluso l’avvocato della famiglia.