Dalla mano del giovane scrittore medievalista e professore di storia all’Università di Exeter, Levi Roach arriva un’altra pubblicazione intitolata “I normanni. Storia dei conquistatori d’Europa” ( “Los Vikingos que crearon Europa”), edito da Mondadori e in uscita sulle migliori piattaforme e-commerce editoriali online e nelle librerie dal 5 settembre 2023. Questa opera letteraria ci parlerà dei Normanni, discendenti dei predoni vichinghi, che all’inizio del X secolo hanno alterato il corso della storia medievale europea progettando il ducato di Normandia. I normanni, agli ordini del temibile e leggendario Rollone, dominarono la Francia settentrionale l’Inghilterra, l’Irlanda il Mediterraneo, la Penisola iberica e l’Anatolia bizantina assimilando le principali culture cristiane per servire i loro capricciosi principi e duchi con il loro emblematico desiderio di guerra, gloria e ricchezza. Non resta che la lettura di questo avvincente susseguirsi di fortune conquistate e perse da parte dei Normanni.
Buona lettura!
SINOSSI
Nel dicembre del 1212, il giovane Federico II, nipote del leggendario imperatore Federico Barbarossa, uscì dal duomo di Magonza nelle vesti di sovrano di Germania. Il ragazzo, però, non era tedesco. Il ‘puer Apuliae’ era un normanno italiano, e come monarca normanno si apprestava a governare sulla Sicilia e il Sud Italia. Con lui, il potere e l’influenza degli «uomini del Nord» avrebbero raggiunto il loro apice sul continente europeo. Discendenti dei predoni vichinghi, che con le loro scorribande all’inizio del X secolo avevano gettato le basi del futuro ducato di Normandia, i normanni estesero il loro dominio dalla Francia settentrionale all’Inghilterra, dall’Irlanda al Mediterraneo, dalla Penisola iberica all’Anatolia bizantina. Sotto gli stendardi di condottieri feroci e ambiziosi, essi costruirono chiese e castelli, fondarono dinastie e regni vigorosi, ridisegnando ovunque le mappe del potere. Allo stesso tempo, nel corso della diaspora si integrarono rapidamente con le popolazioni locali sconfitte e sottomesse, mescolandosi al tessuto della società, adottando la lingua e la cultura delle élite, mettendo radici. Onnipresenti ed elusivi, introdussero princìpi e valori che nel corso dei secoli plasmarono il volto dell’Europa: gli ideali cavallereschi, l’architettura romanica, il cattolicesimo e la vicinanza al pontefice di Roma, come pure un nuovo atteggiamento nei confronti della legge e della giustizia. Eppure, dopo trecento anni di vittorie e successi travolgenti, i normanni all’improvviso scomparvero, vittime probabilmente di un’identità fluida e camaleontica, di una mancanza di unità che impedì loro di sopravvivere al mondo che essi stessi avevano forgiato. Esemplare della turbolenta e tortuosa storia medievale, il racconto dell’ascesa e del declino normanno è un avvincente susseguirsi di fortune conquistate e perse, che lo storico britannico Levi Roach ripercorre in queste pagine ricostruendone al contempo la straordinaria, e spesso dimenticata, eredità. Perché «il mondo moderno sarebbe irriconoscibile, se i normanni non avessero lasciato la loro impronta».
NOTE BIOGRAFICHE
Levi Roach ha studiato al Trinity College di Cambridge e alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg. Già fellow del St John’s College di Cambridge, insegna storia medievale presso l’Università di Exeter. I suoi interessi di insegnamento e di ricerca vertono sulla storia dell’Europa occidentale (in particolare, Inghilterra, Germania e Italia settentrionale) nell’Alto e Alto Medioevo. Le sue monografie di ricerca includono Kingship and Consent in Anglo-Saxon England (Whitfield Prize 2014 proxime accessit); King Æthelred ‘the Unready‘ (Premio Longman-History Today 2017; Premio Labarge 2017); e Forgery and Memory at the End of the First Millennium (Princeton University Press, 2021). Recentemente ho pubblicato anche una storia popolare dei Normanni, Empires of the Normans.