Riconoscimento e gratificazione nei confronti dell’organizzazione della “GX Fashion Week 2023″, con a capo la Presidente Gentiana Dervishi, sono state le due componenti principali che, il folto pubblico composto da autorità
istituzionali, artistiche, glamour, giornalistiche ed influencer, ha identificato come prioritarie al termine di un pomeriggio di passerelle uniche che hanno fatto brillare di immenso gli ambienti meravigliosi della “Sala Nobile” dello storico palazzo milanese “Francesco Turati”. La ricchezza interiore dell’organizzatrice unica suddetta, contraddistinta da anni di esperienza nel settore, supera di misura qualsiasi livello professionale in quanto, la passione per il gusto, raffinatezza, eleganza, portamento, artigianalità, unicità, ha permesso lei di scegliere, insieme allo Staff dell’Associazione APS Showteam, ancora una volta stilisti e modelli di elevata caratura, dal DNA fashion unico e raro. Il concetto di “ago e filo”, mixato alle nuove tecnologie d’insieme manifatturiere, rimane capo saldo nelle opzioni selettive del team.
“Sono contentissima di tutto e voglio esprimerlo in maniere semplici, atte a far capire il livello di soddisfazione verso gli intenti miei e degli stessi addetti ai lavori che si sono impegnati al massimo, remando di squadra al conseguimento del successo realizzato. I capi presentati dagli stilisti si sono rivelati di fattura unica e pregiata. Impegno, dedizione e professionalità degli stessi designer affermati ed emergenti hanno fatto sì che si innescasse una miscela esplosiva, la quale deflagrando ha lasciato un segno indelebile all’autorevole pubblico variegato presente. Modelle e modelli, esattamente come gli stilisti, ci hanno raggiunti da tutto il mondo, facendo si, come nell’edizione dello scorso settembre in cui hanno sfilato circa 25 Miss Universo, che la qualità facesse da soggetto ad una giornata che ha fatto breccia nel cuore di tutti” ha dichiarato Gentiana Dervishi, organizzatrice e regina di un evento che ha donato senso del bello e rarissima raffinatezza durante il pomeriggio del 25 febbraio 2023.
“L’arte manuale e le idee originali sono stati gli elementi espressivi della moda proposta. Gli stilisti sono stati fautori di arte pura ed hanno sdoganato gusto, professionalità, senza mai mancare nella cura dei fattori di innovazione tecnologica e dei richiami di nuovi materiali al fine di connubi unici; il tutto atto a rendere rare le proprie creazioni” ha concluso la Presidente. In parallelo un attento focus sulla scelta di acconciatura e trucco, parametri essenziali, esattamente quanto le creazioni dei designer che hanno completato un evento molto atteso. In passerella hanno sfilato le creazioni di Iris Di Costantino, stilista che si innamora di un mestiere storico, dedito alla cura del dettaglio e della qualità: crea a mano borse, accessori unici in pelle di fattura pregiata sotto il brand IDC Bags. Inizia il proprio percorso all’interno di una cantina che definisce “fredda”, mentre apprendeva quest’arte antica da un intransigente artigiano di nazionalità svizzero tedesca, per poi creare centinaia di pezzi tutti diversi nel design, presso il proprio atelier. Utilizza centinaia di pelli pregiate a mezzo delle quali dà luce ad autentici capolavori lavorati con strumenti di precisione che si tramutano in emozioni da indossare. Lo scopo è quello di accostare l’unicità
delle creazioni ispirandosi al concetto di passato, mediante il paragone rivolto alla “borsa della nonna” che durava una vita ed alla quale ci si affezionava, fatti salvi i concetti di design e one-off. Per la lavorazione dei materiali sceglie
ed esamina ogni pelle singolarmente, nelle stesse concerie toscane dove si forniscono i nomi della moda che hanno fatto la storia. Proprio lì, persone di grande esperienza e dedizione a questo specifico lavoro le hanno donato grandi insegnamenti, riconoscendole fiducia alle creazioni e permettendole così di visitare anche le aree riservate, luoghi ove nasce tutt’oggi esclusività. Sostiene fermamente che ogni creazione nuova deve superare la precedente,
perciò cura ogni parte della lavorazione: schizzo, cartamodello, progetto e realizzazione completa del prodotto finito. Ad oggi le borse IDC rendono felici le donne che vogliono sentirsi appagate in modo esclusivo ed unico non solo in
Svizzera ma anche all’estero. Ai suoi vernissage, nove in Svizzera, di cui due sfilate personali a Lugano, il pubblico rimane stupito dai materiali rari e pregiati e dalle lavorazioni completamente fatte a mano, spesso su personalizzazione che definisce “emozioni da indossare”. Renata Kliska , fonda il brand “La Rena” nel 2012. In pochissimo tempo, le sue collezioni di lusso, pellicce ed abiti, sono divenuti i protagonisti delle passerelle slovacche guadagnando estimatori in Francia, Italia, Austria e Stati Uniti. Agli albori si innamora del mondo della moda in età adolescenziale, ma già da bambina, a sei anni, cuce il suo primo vestito per una bambola, per poi proseguire a realizzare per sé stessa. La sua prima sfilata intitolata “La Rena”, quattro anni fa, ove gli elogi furono propulsori. L’anno successivo, la si ammira alla “Bratislava Fashion Days” , per la prima volta. Diviene la star della settimana della moda slovacca ed ogni anno accosta il proprio lavoro accanto ad importanti designer locali e stranieri, come Igor Gulayev o Belinda Chorley, quest’ultima impegnata con la leggendaria Vivienne Westwood. Talento, capacità imprenditoriali, conoscenza fluida di sei lingue, sono le principali risorse di Renata. Il suo lavoro ha attirato l’attenzione della diplomazia slovacca, italiana ed austriaca. Anno dopo anno riscuote successi ed apprezzamenti in eventi unici ed esclusivi anche in molteplici stati europei, tra cui Parigi, ma non sono mancati successi importanti
negli Stati Uniti D’America. Ogni capo di moda creato dal brand “La Rena” è unico. La stilista collabora con professionisti di caratura, con i quali raggiunge risultati eccezionali. Umberto Michele Perrera è un designer che dedica una vita alla moda, ove da decenni è affermatissimo ed apprezzato in tutto il mondo. Le sue opere sartoriali hanno riscosso successo e consensi. Partecipa al Festival della moda a Sanremo nel 1968. Nel 1971 annovera l’invito ad associarsi all’”Accademia dei Sartori di Roma”, realtà nata nel ‘700. Dal 1974 in poi si conferma punto fermo per le sfilate annuali svolte presso il Teatro Regio di Torino. Da 50 anni confeziona anche abiti da donna. Gli anni 80 e 90 sono per lui fonte di ricerca sartoriale, i cui riconoscimenti lo identificano tra i promotori delle nuove a sofisticare tecnologie innovative che inizia a sdoganare dal 2000 in poi. Da qui scrive e disegna una pubblicazione denominata
“Trattato per le Sartorie”, capolavoro divenuto virale in tutto il mondo, le cui tecniche sartoriali contenute vengono apprezzate nei salotti più influenti del settore. Il Cav. Perrera è specializzato nell’ideazione, la realizzazione ed il
confezionamento di abiti di altissimo livello sia per l’uomo che per la donna. Nel 1970 si classifica secondo all’allora rinomatissimo concorso “Forbici d’Oro”, conseguendo il premio denominato “Il Centimetro d’Oro”. Fa parte
dell’Associazione organizzatrice dell’evento ed i suoi preziosi consigli fanno trasparire solida qualità. Ha partecipato a tutte le “GX Fashion Week” degli ultimi cinque anni. Faiza Anrti Bouzar ( Fab Haute Couture stilista algerina, proveniente da una grande famiglia di gioiellieri, annovera successi in carriera a livelli internazionali. Le sue creazioni calcano le passerelle di Parigi, Vienna, Beirut, Kuwait City, Canada, Stati Uniti e Baku in Azerbaigian. Il suo
stile è raffinato, elegante, originale ma soprattutto vocato alla storicità del mestiere in cui l’artigianato riveste un profilo di punta. Oggi a Milano per presentare la collezione 2023 definita “ Premier Amour ”. Bianca Prundeanu
è una giovane fashion designer neodiplomata all’Istituto Marangoni di Milano. La moda è sempre stata il linguaggio espressivo attraverso il quale osserva e metabolizza il mondo, l’arte, la natura ed il loro evolversi. Per la designer, la
moda rispecchia anche un occhio sul contemporaneo e sulle radici dell’umanità nel suo complesso e nei suoi modi di reagire agli eventi. Un’umanità variegata che, proprio nella moda, può e deve esprimere unicità, confidando nella
diversità che ci rende protagonisti dell’evoluzione umana. Con ogni collezione intende mandare un messaggio sul concetto di bellezza e sul diritto al rispetto per tutto e tutti, rivolgendo la propria attenzione sia ai materiali ma anche alle forme e la cura di ogni passaggio che solo la “slow fashion” riesce a garantire. Le sue radici rumene si identificano nel processo creativo, radici che esprimono la necessità di unire ed assemblare in modo armonioso gli opposti, destrutturare in modo concettuale sensibilità e spazi legati alle personali tradizioni, cercando un ritmo corretto e forme congeniali, in coesione con dettagli e finiture. La scelta di colori e forme della sua collezione sono
sicuramente condizionate dal vivere il quotidiano e volutamente cerca un punto di contatto tra il nostro tempo, spesso duro e spietato, e l’aspirazione al “bello” inteso come un insieme di qualità percepite tramite i nostri sensi e al
nostro stato emozionale. Margarita Kola è una stilista di pregio albanese con 30 anni di esperienza, inizia la propria carriera fin da piccola, figlia d’arte, proviene da una famiglia di sarti, crescendo tra le forbici, ago e filo. All’età di 22 anni si trasferisce in Grecia, ove subito inizia a lavorare per i grandi stilisti, nel settore produttivo ed i suoi lavori si sdoganano e vengono venduti in tutto il mondo. Negli ultimi cinque anni ha aperto un proprio atelier in Grecia sotto il brand denominato “ Atelier Margot di Margherita Kola ”, specializzato in abiti da sposa e da sera, continuando anche a produrre per altri colleghi stilisti e designer. Vive in Italia da poco tempo, oggi alla prima esperienza milanese qui a Palazzo Francesco Turati, evento per il quale ha realizzato un’intera collezione in brevissimo tempo. Per Delia Iorga la moda è sempre stata un modo di esprimersi, fin dall’infanzia. Ricorda ancora di aver cucito il suo primo vestito all’età di 12 anni, mentre i genitori erano al lavoro e lo stupore della madre è divenuto iconico. Sottolinea di aver mixato il “gene” dell’amore verso la sartoria dalla mamma e la creatività verso la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione dal padre. Nutriva il bisogno di seguire e far crescere la propria passione, tanto che intraprende in modo molto attento studi di settore, alternati da centinaia di ore di lavoro necessarie a far pratica. Avvia la prima attività di fashion design nel suo paese d’origine, la Romania, nel 2005, dove elabora e produce principalmente abiti da sposa couture e creazioni per occasioni speciali. Nel 2008 si trasferisce in Norvegia ove apre un atelier che sdogana, sotto il marchio denominato “Ida del Gide” . In Norvegia interagisce molto con il design casual per donna, uomo e bambino. Ultimamente avvia un progetto dedicato all’abbigliamento tecnico attivo, settore che richiede infinite ricerche e test sui tessuti. Ina Gjoka è una designer albanese residente in Svizzera, con grande passione per la moda che nasce in tenera età e che coltiva durante il percorso della propria crescita insieme ai familiari, titolari di una sartoria. Studia inizialmente come modellista in Albania, per poi proseguire, mediante l’acquisizione di grande esperienza, il percorso didattico che le permette di coronare il suo sogno più grande e cioè quello di diplomarsi come stilista presso un prestigioso istituto milanese. Negli ultimi anni partecipa a svariate sfilate di moda, realizzando maestose collezioni che le hanno permesso di affermarsi all’interno del panorama fashion, tanto da conseguire riconoscimenti di importante caratura. La Key Artist , responsabile per quanto concerne l’Hair make-up di APS Showteam, è stata nuovamente la super confermata Ada Guma che, insieme ai truccatori ed acconciatori scelti dall’associazione organizzatrice, ha concorso ad amplificare esteticamente la perfezione delle ultime tendenze proposte. Infine, un doveroso riconoscimento allo staff di professionisti che, in qualità di collaboratori impegnati dietro le quinte, hanno spinto al massimo il motore al fine di un successo annunciato.
Questi ultimi, tutti diretti da Alessia Xhafa , affermata responsabile del coordinamento, “braccio destro” della Presidente Gentiana Dervishi. Le sfilate sono state presentate dal blogger, esperto in tecniche di comunicazione
Alessio Marrari , già presente alle edizioni precedenti della «GX Fashion Week Milano» , il quale ha creato da subito una sinergia col pubblico presente, rendendo giustizia all’altissima qualità artistica dei capolavori sdoganati durante il meraviglioso pomeriggio.
delle creazioni ispirandosi al concetto di passato, mediante il paragone rivolto alla “borsa della nonna” che durava una vita ed alla quale ci si affezionava, fatti salvi i concetti di design e one-off. Per la lavorazione dei materiali sceglie
ed esamina ogni pelle singolarmente, nelle stesse concerie toscane dove si forniscono i nomi della moda che hanno fatto la storia. Proprio lì, persone di grande esperienza e dedizione a questo specifico lavoro le hanno donato grandi insegnamenti, riconoscendole fiducia alle creazioni e permettendole così di visitare anche le aree riservate, luoghi ove nasce tutt’oggi esclusività. Sostiene fermamente che ogni creazione nuova deve superare la precedente,
perciò cura ogni parte della lavorazione: schizzo, cartamodello, progetto e realizzazione completa del prodotto finito. Ad oggi le borse IDC rendono felici le donne che vogliono sentirsi appagate in modo esclusivo ed unico non solo in
Svizzera ma anche all’estero. Ai suoi vernissage, nove in Svizzera, di cui due sfilate personali a Lugano, il pubblico rimane stupito dai materiali rari e pregiati e dalle lavorazioni completamente fatte a mano, spesso su personalizzazione che definisce “emozioni da indossare”. Renata Kliska , fonda il brand “La Rena” nel 2012. In pochissimo tempo, le sue collezioni di lusso, pellicce ed abiti, sono divenuti i protagonisti delle passerelle slovacche guadagnando estimatori in Francia, Italia, Austria e Stati Uniti. Agli albori si innamora del mondo della moda in età adolescenziale, ma già da bambina, a sei anni, cuce il suo primo vestito per una bambola, per poi proseguire a realizzare per sé stessa. La sua prima sfilata intitolata “La Rena”, quattro anni fa, ove gli elogi furono propulsori. L’anno successivo, la si ammira alla “Bratislava Fashion Days” , per la prima volta. Diviene la star della settimana della moda slovacca ed ogni anno accosta il proprio lavoro accanto ad importanti designer locali e stranieri, come Igor Gulayev o Belinda Chorley, quest’ultima impegnata con la leggendaria Vivienne Westwood. Talento, capacità imprenditoriali, conoscenza fluida di sei lingue, sono le principali risorse di Renata. Il suo lavoro ha attirato l’attenzione della diplomazia slovacca, italiana ed austriaca. Anno dopo anno riscuote successi ed apprezzamenti in eventi unici ed esclusivi anche in molteplici stati europei, tra cui Parigi, ma non sono mancati successi importanti
negli Stati Uniti D’America. Ogni capo di moda creato dal brand “La Rena” è unico. La stilista collabora con professionisti di caratura, con i quali raggiunge risultati eccezionali. Umberto Michele Perrera è un designer che dedica una vita alla moda, ove da decenni è affermatissimo ed apprezzato in tutto il mondo. Le sue opere sartoriali hanno riscosso successo e consensi. Partecipa al Festival della moda a Sanremo nel 1968. Nel 1971 annovera l’invito ad associarsi all’”Accademia dei Sartori di Roma”, realtà nata nel ‘700. Dal 1974 in poi si conferma punto fermo per le sfilate annuali svolte presso il Teatro Regio di Torino. Da 50 anni confeziona anche abiti da donna. Gli anni 80 e 90 sono per lui fonte di ricerca sartoriale, i cui riconoscimenti lo identificano tra i promotori delle nuove a sofisticare tecnologie innovative che inizia a sdoganare dal 2000 in poi. Da qui scrive e disegna una pubblicazione denominata
“Trattato per le Sartorie”, capolavoro divenuto virale in tutto il mondo, le cui tecniche sartoriali contenute vengono apprezzate nei salotti più influenti del settore. Il Cav. Perrera è specializzato nell’ideazione, la realizzazione ed il
confezionamento di abiti di altissimo livello sia per l’uomo che per la donna. Nel 1970 si classifica secondo all’allora rinomatissimo concorso “Forbici d’Oro”, conseguendo il premio denominato “Il Centimetro d’Oro”. Fa parte
dell’Associazione organizzatrice dell’evento ed i suoi preziosi consigli fanno trasparire solida qualità. Ha partecipato a tutte le “GX Fashion Week” degli ultimi cinque anni. Faiza Anrti Bouzar ( Fab Haute Couture stilista algerina, proveniente da una grande famiglia di gioiellieri, annovera successi in carriera a livelli internazionali. Le sue creazioni calcano le passerelle di Parigi, Vienna, Beirut, Kuwait City, Canada, Stati Uniti e Baku in Azerbaigian. Il suo
stile è raffinato, elegante, originale ma soprattutto vocato alla storicità del mestiere in cui l’artigianato riveste un profilo di punta. Oggi a Milano per presentare la collezione 2023 definita “ Premier Amour ”. Bianca Prundeanu
è una giovane fashion designer neodiplomata all’Istituto Marangoni di Milano. La moda è sempre stata il linguaggio espressivo attraverso il quale osserva e metabolizza il mondo, l’arte, la natura ed il loro evolversi. Per la designer, la
moda rispecchia anche un occhio sul contemporaneo e sulle radici dell’umanità nel suo complesso e nei suoi modi di reagire agli eventi. Un’umanità variegata che, proprio nella moda, può e deve esprimere unicità, confidando nella
diversità che ci rende protagonisti dell’evoluzione umana. Con ogni collezione intende mandare un messaggio sul concetto di bellezza e sul diritto al rispetto per tutto e tutti, rivolgendo la propria attenzione sia ai materiali ma anche alle forme e la cura di ogni passaggio che solo la “slow fashion” riesce a garantire. Le sue radici rumene si identificano nel processo creativo, radici che esprimono la necessità di unire ed assemblare in modo armonioso gli opposti, destrutturare in modo concettuale sensibilità e spazi legati alle personali tradizioni, cercando un ritmo corretto e forme congeniali, in coesione con dettagli e finiture. La scelta di colori e forme della sua collezione sono
sicuramente condizionate dal vivere il quotidiano e volutamente cerca un punto di contatto tra il nostro tempo, spesso duro e spietato, e l’aspirazione al “bello” inteso come un insieme di qualità percepite tramite i nostri sensi e al
nostro stato emozionale. Margarita Kola è una stilista di pregio albanese con 30 anni di esperienza, inizia la propria carriera fin da piccola, figlia d’arte, proviene da una famiglia di sarti, crescendo tra le forbici, ago e filo. All’età di 22 anni si trasferisce in Grecia, ove subito inizia a lavorare per i grandi stilisti, nel settore produttivo ed i suoi lavori si sdoganano e vengono venduti in tutto il mondo. Negli ultimi cinque anni ha aperto un proprio atelier in Grecia sotto il brand denominato “ Atelier Margot di Margherita Kola ”, specializzato in abiti da sposa e da sera, continuando anche a produrre per altri colleghi stilisti e designer. Vive in Italia da poco tempo, oggi alla prima esperienza milanese qui a Palazzo Francesco Turati, evento per il quale ha realizzato un’intera collezione in brevissimo tempo. Per Delia Iorga la moda è sempre stata un modo di esprimersi, fin dall’infanzia. Ricorda ancora di aver cucito il suo primo vestito all’età di 12 anni, mentre i genitori erano al lavoro e lo stupore della madre è divenuto iconico. Sottolinea di aver mixato il “gene” dell’amore verso la sartoria dalla mamma e la creatività verso la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione dal padre. Nutriva il bisogno di seguire e far crescere la propria passione, tanto che intraprende in modo molto attento studi di settore, alternati da centinaia di ore di lavoro necessarie a far pratica. Avvia la prima attività di fashion design nel suo paese d’origine, la Romania, nel 2005, dove elabora e produce principalmente abiti da sposa couture e creazioni per occasioni speciali. Nel 2008 si trasferisce in Norvegia ove apre un atelier che sdogana, sotto il marchio denominato “Ida del Gide” . In Norvegia interagisce molto con il design casual per donna, uomo e bambino. Ultimamente avvia un progetto dedicato all’abbigliamento tecnico attivo, settore che richiede infinite ricerche e test sui tessuti. Ina Gjoka è una designer albanese residente in Svizzera, con grande passione per la moda che nasce in tenera età e che coltiva durante il percorso della propria crescita insieme ai familiari, titolari di una sartoria. Studia inizialmente come modellista in Albania, per poi proseguire, mediante l’acquisizione di grande esperienza, il percorso didattico che le permette di coronare il suo sogno più grande e cioè quello di diplomarsi come stilista presso un prestigioso istituto milanese. Negli ultimi anni partecipa a svariate sfilate di moda, realizzando maestose collezioni che le hanno permesso di affermarsi all’interno del panorama fashion, tanto da conseguire riconoscimenti di importante caratura. La Key Artist , responsabile per quanto concerne l’Hair make-up di APS Showteam, è stata nuovamente la super confermata Ada Guma che, insieme ai truccatori ed acconciatori scelti dall’associazione organizzatrice, ha concorso ad amplificare esteticamente la perfezione delle ultime tendenze proposte. Infine, un doveroso riconoscimento allo staff di professionisti che, in qualità di collaboratori impegnati dietro le quinte, hanno spinto al massimo il motore al fine di un successo annunciato.
Questi ultimi, tutti diretti da Alessia Xhafa , affermata responsabile del coordinamento, “braccio destro” della Presidente Gentiana Dervishi. Le sfilate sono state presentate dal blogger, esperto in tecniche di comunicazione
Alessio Marrari , già presente alle edizioni precedenti della «GX Fashion Week Milano» , il quale ha creato da subito una sinergia col pubblico presente, rendendo giustizia all’altissima qualità artistica dei capolavori sdoganati durante il meraviglioso pomeriggio.
Foto Ph Gennaro Piscopo