La commedia tragica e musicale di Merola e Mercurio “Canzona ‘e… GUAPPARIA” sta riscuotendo uno strepitoso successo: un omaggio al re della sceneggiata Mario Merola

27 Dicembre 2022 - 14:17

La commedia tragica e musicale di Merola e Mercurio “Canzona ‘e… GUAPPARIA” sta riscuotendo uno strepitoso successo: un omaggio al re della sceneggiata Mario Merola

In questi giorni di feste natalizie il Teatro Trianon Viviani è protagonista della sceneggiata di stampo tradizionale “Canzona ‘e… GUAPPARIA”, in programma dal 22 al 30 dicembre 2022 tutte le sere sempre alle 21, con le scene e la regia di Bruno Garofalo, dopo Spacciatore, diretta da Pierpaolo Sepe, che ha rivisitato questa fenomenologia della guapparia. Tale commedia vede il figlio di Merola, Francesco Merola, nelle vesti di Don Michele, che recita con la moglie Marianna Mercurio, nel ruolo di Donna Regina, che entrambi vivono il ruolo di capo quartiere. Mentre Donna Regina interpreta la parte dell’usuraia, egli interpreta la parte del “guappo buono” , vestito con eleganza e ricercatezza, che tra una canzone e un’altra afferma il potere del più forte nell’avvicendarsi degli incontri con altri personaggi senza voler uccidere per forza.

Sono “Isso”, lui, l’eroe positivo ed “Essa” lei, la donna contesa. Nella sua trama semplice di una commedia divisa in due atti si può evincere come il senso dell’onore della guapparia porti a perdere amori, amicizia e rispetto delle persone da cui si è circondato perchè con la morte del neofidanzato di Margherita, interpretata magistralmente dalla bellissima e simpatica attrice Tiziana De Giacomo nel ruolo di una bellissima fioraia, non si torna più indietro e quello che resta è solo la fine del guappo che perderà il suo onore di uomo malavitoso per amore della sua donna (Margherita). Nel suo rifiuto della donna amata egli va a “piangere” sotto la finestra di Margherita accompagnato da un un piccolo gruppo di musicanti, per cantare una serenata “’A femmena cchiù bella d’ ’a ’Nfrascata”.  È “ ’o malamente” (il malvagio) che nonostante la tracotanza alla fine risulta sempre miseramente sconfitto, quando non ucciso.

La sceneggiata ruota attorno alla canzone “Guapparia”, scritta da Libero Bovio e Rodolfo Falvo nel 1914, il brano che successivamente ha ispirato tanti altri autori sulla figura del “guappo” e Francesco Merola ha voluto fortemente questo genere degli anni ’20, proliferato grazie al padre Mario Merola, per rimanere sulla scia paterna di “o figlio ’e Merola”. Tra la platea di pubblico solo tante congratulazioni per Francesco Merola e con una frase che in molti ripetono tra se stessi “L’ ha recitata come suo padre”. Viene in mente una frase del grande Mario Merola: “La sceneggiata o si fa bene o è meglio lasciar perdere”.

 In scena, con Francesco Merola, Antoine, Mattia Cioffi, Michele Costantino, Marcello Cozzolino, Tiziana De Giacomo, Francesco Del Gaudio, Oscarino Di Maio, Raffaele Esposito, Laura Lazzari, Marianna Mercurio, Maurizio Murano, Alessio Sica e Sara Testa. Con gli arrangiamenti e le musiche originali di Pino Perris, partecipano i musicisti Ciro Cascino (direzione musicale e pianoforte), Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Diego Perris (tastiera), Claudio Romano (mandolino) e Luigi Sigillo (basso). I costumi sono di Anna Giordano, i movimenti coreografici di Carolina Aterrano, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa.

Foto di scena Ph Pino Miraglia