Scambiava su internet foto hot e video privati della figlia di appena 15 anni in cambio di denaro e buoni acquisto Amazon.
La donna, una cittadina torinese di 46 anni, è stata rinviata a giudizio, dove dovrà difendersi dalle accuse di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
Secondo quanto accertato dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Lisa Bergamasco, i fatti risalirebbero all’inverno del 2019.
Il tutto, secondo quanto raccontato dagli stessi protagonisti, sarebbe nato per gioco, ma ben presto si è trasformato in qualcosa di perverso.
I video a luci rosse avevano come protagonisti una ragazzina di 15 anni, figlia dell’indagata, e il fidanzato di 17 anni.
Entrambi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si prestavano volontariamente alle registrazioni di video hot che poi la madre della ragazza pubblicava sul web in cambio di decine di euro.
Clip alle quali avrebbe partecipato in diverse occasioni anche la stessa 46enne.
Secondo il pm che si è occupato del caso, la donna avrebbe circuito la figlia a effettuare l’iscrizione a siti d’incontro e alle piattaforme di scambio di video e fotografie.
In alcune circostanze, le scene dei rapporti avuti dalla figlia con il proprio fidanzatino venivano addirittura trasmesse in diretta.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, alcuni utenti sarebbero arrivati a offrire anche più di mille euro in buoni Amazon per assistere e partecipare virtualmente a queste dirette.
Lunedì scorso, 3 maggio 2021, il giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio la 46enne: il processo si aprirà l’8 novembre del 2022.
I reati contestati sono molto gravi: induzione alla prostituzione, pornografia minorile e diffusione di materiale pedo-pornografico.
Foto di repertorio.