Vergogna agli Europei: pilota russo fa il saluto romano sulle note dell’inno di Mameli

11 Aprile 2022 - 14:57

Vergogna agli Europei: pilota russo fa il saluto romano sulle note dell’inno di Mameli

Sul podio risuona l’inno italiano,
ma non è per la Ferrari, dominatrice della Formula 1 in questo inizio di stagione, come ulteriormente certificato dalla vittoria di Leclerc in Australia.

Né è per Enea Bastianini, splendido vincitore ad Austin nella MotoGP
ed attuale capoclassifica del Mondiale con la sua Ducati del Team Gresini.

Succede nella stessa domenica che celebra i trionfi italiani nei motori, ma a Portimao in Portogallo.

L’inno di Mameli e la bandiera tricolore in cima al podio celebrano il successo di un giovanissimo pilota russo, il 15enne Artyom Severyukhin, che ha vinto la gara d’esordio del campionato europeo juniores di kart.

Come si vede dall’ordine ufficiale sul sito FIA, mentre a fianco dei nomi dei suoi colleghi ci sono le bandiere delle rispettive nazioni, vicino a quello del russo c’è il tricolore.

Severyukhin infatti non può gareggiare per la Russia, dopo il divieto posto dalla FIA in seguito all’aggressione portata dall’esercito di Putin all’Ucraina.

Il gesto di Severyukhin ,ha provocato sui social reazioni indignate e c’è chi fa notare anche l’assurdità della vicenda, che avviene mentre Putin
e la sua propaganda continuano a parlare di “operazione speciale per denazificare l’Ucraina”.

Col montare della polemica, è intervenuta anche la mamma del ragazzo, che ha cercato di metterci una pezza spiegando che suo figlio voleva solo “mandare cuori alla sua squadra” ,
e che chi parla di scandalo “vede solo quello che vuole vedere”.

Le schermate con i messaggi della madre di Severyukhin, sono comparse sotto il video della premiazione postato sul profilo ufficiale della FIA.

Video poi rimosso, così come anche la notizia della sua vittoria è stata rimossa dagli account ufficiali della Federazione Internazionale.

È probabile che la vicenda non finirà qui: Severyukhin con il suo vergognoso gesto potrebbe aver messo a rischio una promettente carriera.