Vaccinazioni record in Italia, 570mila dosi inoculate in 24 ore.

30 Maggio 2021 - 16:56

Vaccinazioni record in Italia, 570mila dosi inoculate in 24 ore.

Procede a ritmo sostenuto la campagna di vaccinazione anti Covid in Italia.

Al momento, come riporta il bollettino della struttura commissariale, sono state somministrate 34.073.292 dosi e 11.710.952 persone hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 19,76 % della popolazione totale.

Ci si avvicina così al traguardo del 20% di immunizzati.

L’obiettivo, nelle intenzioni del Governo, è quello di raggiungere la copertura vaccinale del 70% della popolazione, necessaria per la cosiddetta immunità di gregge, entro la fine dell’estate.

Che, continuando di questo passo, sembra non essere poi così lontana.
Dal 3 giugno sarà aperta a tutte le fasce d’età la possibilità di prenotare il vaccino.

A ciò si aggiunga che è atteso per lunedì 31 maggio il via libera dell’Aifa all’uso del vaccino Pfizer per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni, il che potrà dare un’ulteriore accelerazione al raggiungimento dell’immunità gregge.

La velocità della campagna di vaccinazione dipenderà molto dalle dosi a disposizione delle Regioni.

Il 26 maggio scorso è iniziata l’ultima fase dell’approvvigionamento di vaccini anti Covid previsto per il mese di maggio, con l’arrivo di circa 8,5 milioni di dosi, che portano il totale mensile a 17 milioni.

A giugno è previsto l’arrivo di altre 20 milioni di dosi, alle quali si potrebbero aggiungere ulteriori 7,3 milioni di vaccini se l’Ema darà il via libera anche al Curevac.

Oltre ai medici di base, dovrebbero aumentare anche le farmacie che somministrano i vaccini.

Ancora, nel periodo luglio-settembre nell’Ue dovrebbero arrivare 529 milioni di dosi, con AstraZeneca che dovrebbe consegnarne oltre 100 milioni per la prima volta da inizio campagna.

Per l’ultimo trimestre dell’anno, ci si attendono 452 milioni, anche tenuto conto anche del terzo contratto firmato con Pfizer.

Gli esperti hanno messo più volte in guardia sulla possibilità che l’immunità di gregge non si raggiungerà mai.

Intere fasce della popolazione, tra cui bambini e giovani adulti, non sono e non saranno protette a breve.

Quando cominceremo a pensare di vaccinare anche i più piccoli forse potremo ulteriormente ridurre la circolazione virale ma anche in questo caso non potremo mai parlare di immunità di gregge.

C’è poi da dire che tutta la campagna di vaccinazione è stata improntata a proteggere prima i vulnerabili e quindi a ridurre la pericolosità delle infezioni, non la circolazione del virus.

Anche il virologo Fabrizio Pregliasco aveva spiegato, pur sottolineando l’impatto positivo della campana vaccinale sulla riduzione dei contagi e del numero di decessi e ospedalizzazioni, che “non raggiungeremo l’immunità di gregge, nel senso di sperare di azzerare il virus.

Riusciremo, io credo ma si vede già da ciò che è successo in Inghilterra e negli Stati Uniti, con un 20% in più di persone vaccinate, a raggiungere una convivenza più civile col Covid, ma l’infezione continuerà sicuramente a circolare.

Bisognerà prevedere presumibilmente negli anni a venire delle vaccinazioni di richiamo.

Anche per questo è importante non passare un’estate all’insegna del liberi tutti: rischiamo di fare lo stesso errore dello scorso settembre quando ci siamo ritrovati nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia”.