Una tragedia che lascia senza parole : Simone si uccide a 16anni buttandosi sotto il treno.

8 Aprile 2022 - 20:06

Una tragedia che lascia senza parole : Simone si uccide a 16anni buttandosi sotto il treno.

Un ragazzino di 16 anni, Simone, studente dell’ITIS Nullo Baldini di Ravenna, si è tolto la vita,
travolto da un treno.

I fatti sono avvenuti qualche
giorno fa ed ora il dirigente scolastico Antonio Grimaldi ,ha voluto ricordare
lo studente di seconda superiore anche per fare luce su un problema che riguarda sempre più giovani inviando una circolare a docenti, studenti e genitori degli stessi, ancora sotto choc per l’accaduto.

Simone, un nostro studente di seconda, ha scelto di non proseguire insieme a noi questo breve tratto di vita.

Era quello che non doveva accadere.

Scrivere un semplice comunicato di lutto, per quanto “grave “avrebbe
potuto essere definito, sarebbe stato un atto dovuto, ma troppo ordinariamente formale.

“Quello che è accaduto è purtroppo quello che non doveva assolutamente accadere, in nessun modo, a nessuna condizione” prosegue Grimaldi.

“Si tratta di una lacerazione straziante, sicuramente per la famiglia e per le persone a lui più care.

Ma lo è anche per tutta la nostra scuola, per tutti i compagni,
della sua e di altre classi, per le famiglie, per i professori, anche di altre classi.

Per tutto il personale, per quello
che è in servizio ora, per quello che lo è stato, per quello che lo sarà.

Per il Dirigente che c’è ora e per quelli che verranno”.

Secondo il dirigente scolastico “qualcosa è mancato, anche da parte nostra, in termini di comprensione
delle parole, degli sguardi, dei segni.

Certo non siamo superuomini o maghi
che tutto sanno, tutto capiscono o in grado di prevedere anche quello che si nasconde dietro l’angolo.

Ma il gesto di questo ragazzo
ci deve porre in maggiore allarme,
ci deve spronare ad ancora maggiore cura dei nostri ragazzi, oltre che di tutti noi.

E deve anche spingere i ragazzi,
i nostri studenti, a restare più uniti, a confidarsi con noi, a casa, fra di loro, per cercare di comprendersi, di sentirsi vicini, al di là delle immagini leggere che di loro stessi a volte vogliono dare.

Anche in questo caso è impensabile, impossibile capire o prevedere tutto,
ma possiamo provare a migliorare ed essere insieme più forti e raccogliere, senza più dimenticare il nostro compagno questo monito, da quello che non doveva accadere”.

Immagine di archivio