Il virus sinciziale provoca una vittima a La Spezia.
Un bimbo di 11 mesi, è morto all’ospedale Sant’Andrea ,per un arresto cardiocircolatorio dovuto, secondo una prima ipotesi diagnostica.
A un’insufficienza respiratoria acuta, sostenuta da un’infezione da virus respiratorio sinciziale.
Il decesso è avvenuto alle 4 di stamani.
Lo ha reso noto l’Asl5.
I genitori ,hanno portato il piccolo all’ospedale ,perché il figlio presentava ,da circa 24 ore
una tosse persistente con progressivo aggravamento.
Dopo essere stato sottoposto a triage e a tampone antigenico, risultato negativo.
Il bimbo è stato inviato al Pronto Soccorso pediatrico , dove gli specialisti ne hanno disposto il ricovero.
La situazione del bimbo ,
si è rapidamente aggravata tanto da richiedere l’intervento del rianimatore, per effettuare un trasferimento protetto, all’ospedale Gaslini,
di Genova.
Ma a causa della grave instabilità clinica subentrata, l’opzione è stata scartata ,ed è stata l’equipe di trasporto della Terapia Intensiva ,
del Gaslini ad intervenire al Sant’Andrea.
Vani sono stati i ripetuti tentativi, protrattisi per oltre un’ora e mezzo, di rianimare il bimbo.
Domani mattina verrà eseguito il riscontro diagnostico sulla salma per accertare la causa della morte.
Ma che cos’è l’Rsv?
«Il virus ,spiega il professor Midulla, se contratto, nei primi mesi di vita,
del bambino provoca forme di bronchiolite gravi.
Con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi, e negli adulti ,si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse.
Ma i neonati sono spesso protetti ,
dagli anticorpi materni che si ‘trasmettono’ attraverso la placenta.
Questa volta però non è stato così ,
fa notare l’esperto , e l’epidemia che solitamente arriva a dicembre-gennaio,
è scoppiata con 2 mesi di anticipo.
Ce lo aspettavamo ,perché per un anno e mezzo ,il virus non ha circolato,
grazie alle misure anti-Covid (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale).
Ma non appena queste misure sono state allentate, con i fratellini più grandi che sono tornati all’asilo o a scuola.
E con una popolazione senza anticorpi, il virus ha cominciato a circolare, subito ,e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi».