Al termine della messa, l’arcivescovo ha ripreso la teca annunciando che il sangue non è sciolto e sono cominciate le preghiere in Duomo.
Nell’ultima celebrazione, lo scorso 16 dicembre, il sangue non si era sciolto.
Il sangue di San Gennaro non si è sciolto al termine della celebrazione eucaristica nel Duomo di Napoli.
La teca è stata prelevata per la prima volta dalla cassaforte dall’Arcivescovo Metropolita don Mimmo Battaglia, che ha celebrato la liturgia in una delle tre date, il primo sabato di maggio, in cui si celebra la liquefazione del sangue del patrono di Napoli, oltre al 19 settembre e al 16 dicembre.
Il vescovo ha invitato alla preghiera tutti i napoletani.
Il vescovo Battaglia si è poi portato sul sagrato del Duomo per benedire il popolo napoletano.
Il sangue di San Gennaro potrebbe sciogliersi comunque nel corso delle prossime ore.
Ci sarà la possibilità di venerare il sangue nei prossimi otto giorni, il cosiddetto ottavario, e il prodigio potrebbe avvenire in una di queste occasioni.
Nei giorni successivi, dal 2 al 9 maggio, a partire dalle ore 9 fino alle ore 12.00 e dalle ore 16.30 alle ore 19, i fedeli possono portarsi in Cattedrale, all’Altare Maggiore, per pregare davanti alle Reliquie e venerare il Santo Patrono.