Ultim’ora : il corpo ritrovato a Temù è di Laura Ziliani

12 Agosto 2021 - 16:51

Ultim’ora : il corpo ritrovato a Temù è di Laura Ziliani

Dopo quattro ore ,si è conclusa ,
a Brescia, l’autopsia ,sul corpo ,
trovato nei giorni scorsi nel territorio di Temù.

Riportato in superficie dalla piena del fiume Oglio.

Si tratterebbe di Laura Ziliani,
l’ex vigilessa, appassionata ,
di montagna ,scomparsa proprio ,
da Temù l’8 maggio.

L’hanno riconosciuta alcuni parenti dagli orecchini ,che indossava ,
e da una cisti ,al piede destro.

Manca ancora tuttavia la conferma del DNA e, visto che il corpo non presenta evidenti segni di violenza.

Per stabilire ,le cause della morte bisognerà attendere esami approfonditi sugli organi interni.

È di Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne scomparsa lo scorso 8 maggio,
il corpo ritrovato domenica a Tenù, in provincia di Brescia.

A determinarlo una ciste sotto il piede destro. È quanto emerge dall’autopsia.

Sul corpo non ci sono segni di violenza. Serve un’analisi degli organi interni per valutare, l’ipotesi avvelenamento. I

Per la scomparsa di Laura Ziliani ,
sono state indagate, due delle tre figlie ,e la sua casa, a Temù,
resta sotto sequestro.

Ma chi avrebbe ucciso Laura Ziliani, probabilmente seppellendola dopo averla ammazzata?
E perché? Con quale movente?

Sono diversi i punti ancora senza risposta ,nel giallo della Val Camonica, su cui indagano ,i carabinieri del Nucleo investigativo di Brescia coordinati dal pm Caty Bressanelli.

È l’8 maggio quando Laura Ziliani scompare da Temù, piccolo comune della Val Camonica.

Madre di tre figlie, ex vigilessa molto conosciuta in paese, la donna era vedova dal 2012 ,per aver perso il marito Enrico Zani, morto a 53 anni all’ospedale di Edolo ,dopo essere finito sotto una valanga mentre praticava scialpinismo.

La donna si era rifatta una vita: lavorava in comune a Roncadelle e viveva a Urago ,insieme al nuovo compagno ,
e a una delle tre figlie ,(l’unica non indagata).

Laura Ziliani non aveva mai abbandonato la montagna ,e il trekking, sue grandi passioni.

Spesso nei weekend tornava in Val Camonica, si fermava nella villetta familiare a Temù ,e usciva a camminare anche da sola.

La sera di venerdì 7 maggio, secondo il racconto delle due figlie ora indagate, la donna sarebbe arrivata nella villa di famiglia.

La mattina dopo, le figlie danno l’allarme non vedendo arrivare ,
la madre con cui avrebbero avuto ,
un appuntamento in tarda mattinata.

Stando al loro racconto, la donna sarebbe uscita alle 7 ,dalla casa di via Ballardini, in centro, per un’escursione a piedi in direzione Villa Dalegno, frazione del comune di Temù.

Sarebbe dovuta tornare alle 10, per aiutarle a sgomberare ,alcuni rifiuti voluminosi dalla palazzina, dove la famiglia ha quattro appartamenti ,che intende trasformare in un bed and breakfast.

Laura Ziliani è uscita senza cellulare, lo avrebbe dimenticato a casa, sempre stando al racconto delle ragazze.

Le ricerche della donna scomparsa partono subito, coinvolgendo i tecnici del soccorso alpino, i vigili del fuoco, i soccorritori della guardia di finanza e la protezione civile.

Viene allestito un campo base in paese, battuti palmo a palmo il fiume Oglio e le valli circostanti, ma dopo otto giorni le ricerche vengono sospese come da protocollo.

Dell’ex vigilessa di Temù non c’è traccia.

Fino al 25 maggio, quando nei pressi di un ponticello sul torrente Fiumeclo, emissario dell’Oglio, viene trovata una scarpa da montagna marca Salomon, con la tomaia bucata.

Una delle figlie riconosce quella calzatura.

Ecco perché in un primo momento si pensa a un incidente ,o a un gesto volontario, piste , poi messe, da parte dagli investigatori.

E c’è un altro mistero: lo smartphone della donna , verrà poi ritrovato nell’abitazione di famiglia, in cantina dietro una cassapanca.

Secondo i tabulati risulta spento dalla sera precedente della scomparsa.

Laura, inoltre, sarebbe uscita senza l’orologio gps da cui, esperta escursionista, non si separava mai.

Nemmeno le telecamere di videosorveglianza installate nel paese aiutano: nessuna inquadratura della donna, mentre la sua Audi, è rimasta posteggiata vicino al municipio, come al solito ,quando la 55enne raggiungeva i monti per il fine settimana.

Le due figlie sono state indagate per presunti dissidi economici.

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