Ucciso a 19 anni a con 10 colpi di pistola: la vittima è Luigi Giuseppe Fiorillo

10 Ottobre 2021 - 15:02

Ucciso a 19 anni a con 10 colpi di pistola: la vittima è Luigi Giuseppe Fiorillo

Ucciso a colpi di pistola, a 19 anni ,
a Secondigliano nel cuore della notte.

La vittima è Luigi Giuseppe Fiorillo, detto “‘o bit”, caduto sotto una pioggia di proiettili.

Almeno 10 i colpi ,sparati con una calibro 7,65, ma secondo le prime ricostruzioni ,sarebbe stato raggiunto probabilmente solo da 6.

L’agguato in via dell’Arco.
Il suo corpo è stato trovato a terra senza vita, all’esterno di un circolo ricreativo.

Immediatamente è scattata l’indagine della Polizia di Stato , indagini affidate alla Squadra Mobile ,
alla quale è arrivata la segnalazione, che ha avviato gli accertamenti ,
per fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto.

La salma ,è stata portata ,
all’istituto di Medicina legale ,
del Secondo Policlinico di Napoli e posta sotto sequestro.

Fiorillo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe originario ,
di via Duca degli Abruzzi, e avrebbe anche dei precedenti, secondo la Polizia.

L’agguato mortale ,si è consumato ,
poco prima della mezzanotte, a pochi passi da un circolo ricreativo ,
di via Cupa Vicinale dell’Arco, nel quartiere nord di Napoli,
roccaforte dei Di Lauro.

Ancora da chiarire la dinamica ,
di quanto accaduto.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che Fiorillo ,fosse in compagnia ,
anche di altre persone, quando è stato sorpreso dai killer.

Quando sul posto ,sono arrivate, le forze dell’ordine, però, non hanno trovato nessuno.

Non è escluso che i sicari ,
una o più persone ,possano aver sparato, da uno scooter, per poi dileguarsi velocemente.

I colpi sarebbero stati sparati ,
da una pistola semiautomatica,
calibro 7,65.

Sui motivi dell’agguato non si esclude alcuna pista.

Solo pochi giorni fa ,a Napoli un altro raid omicida ai danni di un giovanissimo.

A perdere la vita, in quel caso,
Carmine D’Onofrio, ucciso a 23 anni ,
in un agguato nella notte a Ponticelli, nella zona orientale, davanti agli occhi della compagna incinta.

Il ragazzo non risultava avere collegamenti con la malavita organizzata.

Tra le ipotesi, quella di una vendetta traversale: il giovane è figlio illegittimo, del fratello ,
di Antonio De Luca Bossa, alias Tonino ‘o sicco, considerato a capo del clan in guerra coi De Micco.

L’agguato è avvenuto a pochi passi
dal centro giovanile Larsec ,
di Secondigliano.

Uno degli animatori del centro,
Vincenzo Strino: “Stanotte a Secondigliano è stato ammazzato ,
un ragazzo di 19 anni ,
fuori ad un circoletto, a 50 metri di distanza dal Larsec.

Per questo e perché ,
ho vissuto per 35 anni in quella zona, mi permetto di condividere un ragionamento che da tempo mi perseguita.

A Miano si spara ininterrottamente da anni.

A San Pietro a Patierno c’è un agguato ogni due mesi. A Secondigliano questo.

Insomma, nella Settima municipalità è vero che non si respira il clima della faida degli anni 2000, ma questi morti a cadenza ciclica sono un dato che sembra non fregare a nessuno”.

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