Trieste, al presidio del porto migliaia di No Green Pass: “Pochi i lavoratori. Più manifestanti che portuali”

15 Ottobre 2021 - 12:14

Trieste, al presidio del porto migliaia di No Green Pass: “Pochi i lavoratori. Più manifestanti che portuali”

I portuali avevano promesso solo un presidio.

I No Green pass hanno fatto il resto.

Alle 6.00 di questa mattina ,
è cominciato il presidio
dei portuali davanti al Molo 7.

Tutto come da programma: nessun blocco forzato ,ma un gruppo, di portuali
prima dell’ingresso.

Nelle prime ore della mattinata,
è successo però quello che già era nell’aria.

Migliaia di attivisti contro il Green pass ,hanno cominciato ad arrivare al porto.

Sono una marea varia: ci sono i centri sociali, gruppi di cittadini No Vax ,
e anche le famiglie dei portuali che stanno manifestando.

Il prefetto di Trieste Valerio Valenti parla di 6 mila persone «in continuo aumento».

I portuali si distinguono subito.
Hanno tute fluorescenti, gialle e arancioni.

Sono in netta minoranza rispetto a tutti gli altri attivisti arrivati al Molo 7.

Un centinaio circa, sicuramente non tutti i 300 iscritti al Cltp ,
che sta portando avanti le proteste.

Secondo fonti del porto,
sono troppo pochi, per impedire tutte le attività del porto:

«È vero, il varco 4 del Molo 7 è stato bloccato dal presidio ma tutti gli altri funzionano.

Certo ci sono dei rallentamenti e da lì non stanno passando i tir, ma il porto non è fermo.
All’inizio dovevano bloccare tutti i varchi.
Diciamo che è uno sciopero omeopatico».

Molti, in ogni caso, stanno di fatto bloccando l’accesso al molo, come ha dichiarato Stefano Puzzer, leader del Coordinamento dei lavoratori del porto (Cltp) che ha organizzato la protesta.

«Ottocento lavoratori sono fuori e un centinaio dentro, di fatto il porto oggi non sta funzionando».

Michele Bussoni, un altro portuale, spiega: «Che il porto non funzioni
si capisce dalle gru ferme ,
e dal fatto che alcune navi ,sono state spostate in altri porti».

Ogni tanto la folla si apre per far passare qualche auto.
Portuali e No Green pass si fanno da parte. Con calma. In qualche occasione i contrasti si fanno più accesi.

Il portuale Fabio Tuiach, ex consigliere comunale di Trieste eletto nella liste della Lega, ha cercato, di bloccare ,
un auto che voleva entrare nel porto ma gli altri portuali hanno cercato di abbassare i toni.

I camion che arrivano da oltre confine non provano nemmeno ad avvicinarsi.

Intanto cittadini e attivisti stanno rifornendo di cibo e bevande il presidio organizzato davanti l’apertura.

Qualcuno attraversa tutta la folla per incontrare Puzzer: «Grazie per quello che stai facendo. Io non ho il Green pass e da oggi ho smesso di lavorare». Non sono previsti cortei.

Tutti gli attivisti dovrebbero rimanere davanti al porto.