Suoceri fatti a pezzi e messi in una valigia. Elona Kalesha voleva impedire che il figlio scoprisse la gravidanza

1 Settembre 2021 - 12:00

Suoceri fatti a pezzi e messi in una valigia. Elona Kalesha voleva impedire che il figlio scoprisse la gravidanza

Elona Kalesha , avrebbe barbaramente ucciso, i genitori del suo ex fidanzato, i coniugi Shpetim e Teuta Pasho,
per impedire ,che la coppia ,rivelasse al figlio, che lei aspettava un bambino da un altro uomo.

Sono queste le nuove agghiaccianti rivelazioni che, secondo l’accusa, sarebbero ,alla base, del gesto folle della 36enne ,di origine albanese.

La quale , è detenuta a Firenze,
da dicembre scorso ,
per duplice omicidio.

Il delitto ,aveva colpito,
per la sua efferatezza.

I suoceri ,erano stati ,fatti a pezzi ,
e rinvenuti smembrati, all’interno ,
di quattro valigie.

Le quali erano state,
abbandonate nei campi , intorno ,
al carcere di Sollicciano.

Secondo ,quanto accertato,
dalla procura, la donna ,
avrebbe abortito ,in ospedale ,
a Firenze nell’ottobre del 2015.

Pochi giorni prima ,della scomparsa ,
dei Pasho.

Avvenuta il 1 novembre, e della scarcerazione ,dell’ex fidanzato, Taulant Pasho, detenuto ,anche lui,
nel penitenziario, fino al 2 novembre.

Nel corso dell’udienza, davanti al riesame, per discutere della scarcerazione della 36enne,
la pm Ornella Galeotti, ha depositato nuovi documenti.

Tra cui ,il verbale ,dell’interrogatorio di Taulant Pasho.

L’uomo, alla pm, avrebbe detto,
di non avere, mai saputo ,della gravidanza della 36enne, negando,
di poter essere il padre,
del piccolo, essendo detenuto.

Sempre in base a quanto appreso,
alcuni familiari ,di Teuta Pasho, avrebbero riferito ,agli investigatori, che pochi giorni ,prima di scomparire.

La donna ,aveva manifestato ,
la volontà ,di parlare col figlio ,
di una cosa ,che riguardava Elona,
e che, lui avrebbe dovuto,
scegliere tra la sua famiglia ,
e la fidanzata.

Intanto ,l’udienza ,al tribunale ,
del riesame ,è stata rinviata ,
al 20 settembre ,su richiesta ,
dei difensori della donna;
avvocati Federico Febbo e Antonio D’Orzi, per ,visionare ,
i nuovi documenti dell’accusa.

Al riesame ,la difesa ,ha chiesto,
la scarcerazione della donna,
anche perchè ,sulle maniglie delle valigie ,con i resti della coppia;
non è stato rilevato ,il Dna
della loro assistita.