Spagna, spaventa la variante Beta: a Ibiza boom contagi, coprifuoco in 165 località

21 Luglio 2021 - 14:43

Spagna, spaventa la variante Beta: a Ibiza boom contagi, coprifuoco in 165 località

Cresce la variante Beta in Spagna, in particolare nella regione di Castilla y Leó.

Nella settimana dal 28 giugno al 4 luglio , il 20,2% dei casi analizzati è risultato essere positivo al ceppo del Covid , proveniente dal Sud Africa.

Più resistente ai vaccini, ma meno contagioso rispetto alla variante Delta. Che, però, continua ad aumentare.

Nello stesso periodo di quello appena preso in considerazione, la variante un tempo nota come indiana, rappresentava già il 43% dei nuovi casi.

È diffusa in modo non omogeneo a seconda dei territori: a Valencia o nelle Isole Baleari supera l’80%, mentre in zone come La Rioja è la causa dell’8% dei casi.

Questi i dati dell’ultimo rapporto del ministero della Salute spagnolo ,sulla situazione epidemiologica legata alle varianti , di Covid-19 e al loro impatto sulla salute pubblica.

La quinta ondata della pandemia è in atto in Spagna.
E diverse comunità hanno cominciato a ripristinare il coprifuoco.

Attualmente è in vigore in 32 comuni della Comunità Valenciana, 161 in Catalogna e 53 in Cantabria.

Ovvero nelle aree in cui i tassi di infezione superano i 400 casi ogni 100mila, abitanti in un periodo di 14 giorni.

Tra le città dove vige ci sono Barcellona, ​​​​Tarragona e Girona e città come L’Hospitalet, Badalona, ​​Terrassa, Sabadell, Mataró, Santa Coloma de Gramanet e Reus.

E ancora Valencia, Benicàssim e Gandía. Nelle Isole Canarie, invece, l’autorità competente ha rifiutato di imporlo alle isole che si trovavano al livello 3 (attualmente Tenerife e Fuerteventura) e al livello 4, e anche in Estremadura la Corte Suprema non l’ha avallato, considerando che non si tratta di una misura «proporzionale» con l’obiettivo cercato di ridurre i contagi.

Il coprifuoco inizia all’1.00 e si chiude alle 6.00 del mattino.

Ma c’è anche un’altra limitazione: sono vietati gli assembramenti, (si intende anche in casa) a più di sei persone.

Per il momento non stiamo valutando l’apertura dei club».
Nessuna discoteca aperta a Ibizia , per Mercedes, ministro della Presidenza del governo delle Baleari.

Disappunto per i gestori. José Luis Benítez, manager dell’Ocio de Ibiza, uno dei locali più in voga sull’isola, non ha nascosto il suo disappunto per la notizia.

Solo ieri l’area sanitaria di Ibiza e Formentera ha confermato 173 nuovi casi, a cui vanno aggiunti quelli dei centri privati: 162 a Ibiza e 11 a Formentera.

C’è poi l’aspetto delle terapie intensive, che attualmente hanno un’occupazione del 73%.
Un dato che preoccupa.

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