Continuano le indagini sulla scomparsa di Saman Abbas, la giovane pakistana di cui ,gli investigatori cercano il corpo nelle campagne di Novellara in provincia di Reggio Emilia.
Pare sia stata uccisa dai familiari perché non voleva piegarsi al matrimonio combinato dal padre in Pakistan ma voleva vivere all’occidentale, amando un suo connazionale qui in Italia.
Mentre il cugino di Saman, Ikram Ijaz, è stato estradato dalla Francia e consegnato ai carabinieri, per i genitori della ragazza è in corso la richiesta di rogatoria internzionale.
I due, infatti, hanno lasciato l’Italia pochi giorni dopo la data del presunto omicidio della figlia.
Dalle immagini allegate agli atti dell’inchiesta ,si evince che i due sono partiti dall’aeroporto di Milano Malpensa lo scorso 1 maggio. Il video è stato mostrato per la prima volta dal Tg1 Rai.
Shabbar Abbas, 44 anni, e sua moglie Nazia Shaheen, 48 anni, sono stati identificati nelle immagini delle telecamere di sicurezza ,dell’aeroporto lombardo prima di imbarcarsi sul volo che li avrebbe portati in Pakistan.
I biglietti sono stati acquistati dallo zio di Saman, Danish Hasnain, il 26 aprile.
Ufficialmente il motivo per il quale la coppia ha lasciato l’Italia è per raggiungere il loro Paese natio dove una loro familiare versava in gravissime condizioni di salute.
Danish Hasnain è l’uomo accusato di aver compiuto materialmente l’omicidio di Saman.
I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di Malpensa già lo scorso 3 maggio, appena appurata la scomparsa di Saman Abbas.
La Polaria ha fornito ai colleghi dell’Arma tutte le registrazioni dei giorni precedenti.
In un primo momento i carabinieri dell’Arma ,hanno anche avuto il sospetto che la donna che si vede nelle immagini fosse proprio Saman, magari costretta a partire per mettere in atto il progetto del matrimonio combinato in Pakistan contro la sua volontà.
La svolta è avvenuta quando le forze dell’ordine hanno mostrato i frame video a persone vicine alla famiglia Abbas, che in quella donna hanno riconosciuto senza esitazione Nazia Shaheen.
A dare la certezza dell’identificazione è stata la particolare postura della camminata della donna, molto diversa rispetto a quella di Saman.
È in quel momento che le indagini hanno avuto un’altra svolta ed è partita l’indagine per sequestro di persona.
Tuttavia, da quel momento lo scenario è ulteriormente cambiato, e la piega presa dalle indagini è quella di un omicidio, ipotesi che trova conferma anche nelle parole del fratello minore di Saman, ora al sicuro in una struttura protetta.