SALVATORE PAROLISI USUFRUIRÀ DEI PERMESSI PER USCIRE DAL CARCERE DI BOLLATE, DOVE È ATTUALMENTE RECLUSO.
Questa volta, è stato lo stesso Parolisi a confermare di aver fatto richiesta.
L’ex militare è stato condannato definitivamente nel 2016 ,per l’omicidio, di sua moglie Melania Rea.
Il movente del brutale omicidio,
secondo la sentenza, fu la volontà di lasciare la moglie ,senza incorrere,
in problemi legali ed economici.
La notizia ,non è stata presa bene ,
dalla famiglia, che ha così commentato:
“E’ una notizia terribile”.
“Speriamo che questo non comporti ,
che la famiglia di Melania possa ritrovarselo sulla porta di casa ,
perché ha perso ,la patria potestà ,
della figlia”, questa la dichiarazione del legale dei Rea.
Il brutale omicidio di Melania Rea
La donna ,si era da poco sposata ,
con Parolisi, quando fu trovata morta, era stata colpita ,con ,35 coltellate.
Il delitto avvenne nel bosco ,
di Ripe di Civitella, dove era andata con il marito ,e la figlioletta Vittoria, a fare una gita.
Il movente ,del brutale omicidio, secondo la sentenza, fu dettato ,
dalla volontà di lasciare la moglie, senza incorrere ,in problemi legali
ed economici.
Parolisi, infatti, intratteneva relazioni extraconiugali ,con le allieve della caserma ,che lui stesso addestrava.
L’ex Caporal maggiore dell’esercito, recluso al carcere militare di Bollate, avrebbe maturato, i requisiti necessari, previsti dalla legge, per chiedere e ottenere dei permessi premio e uscire dal carcere anche in virtù della sua buona condotta.
«La notizia che presto potrebbe uscire dal carcere , perché usufruirà dei permessi premio ,mi coglie di sorpresa e, umanamente, mi fa molto male , ha spiegato il fratello di Melania Rea.
Io penso che una persona condannata ,
in via definitiva per omicidio ,
non debba mai usufruire di benefici ,
ma che debba scontare in galera l’intera pena stabilita dai giudici».
Salvatore Parolisi pronto per una nuova vita: lavorerà fuori dal carcere, lo sdegno della famiglia Rea
Nuova vita per Salvatore Parolisi: studia e ‘frequenta’ una donna.
L’ex caporalmaggiore, infatti, è iscritto alla facoltà di giurisprudenza, e potrà lasciare il penitenziario,
come prevede la legge, per periodi variabili da un’ora a 15 giorni consecutivi, per un massimo di 45 giorni l’anno.
Da tempo l’ex militare riceve le visite di una donna, sua coetanea.
La conoscenza durerebbe da circa tre anni, con contatti regolari ,
che vanno avanti da quando il militare era recluso nel carcere di Pavia.
Nel 2016 fu degradato ed espulso dall’Esercito, azione che ha avuto
come effetto il trasferimento dal carcere militare a quello civile,
prima a Pavia e poi a Bollate.
Nel 2017 ha perso la patria potestà della figlia Vittoria, che a soli 18 mesi ,assistette all’omicidio
della madre.
Oggi Vittoria è affidata ai nonni materni, coi quali vive a Somma Vesuviana, comune natale di mamma Melania.