Il caso di Melania Rea è uno dei più atroci e sconvolgenti della cronaca nera italiana: chi era e qual è la storia dell’agghiacciante omicidio consumato nel 2011.
Carmela Rea, nota Melania, era una giovane mamma 29enne quando, nel 2011, scomparve misteriosamente per a Colle San Marco, provincia di Ascoli Piceno.
In quel luogo, secondo quanto raccontato dal marito, l’allora caporalmaggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi, era andata per trascorrere una giornata all’aperto insieme a lui e alla loro bambina di 18 mesi, Vittoria.
Era il 18 aprile.
Nel resoconto dei fatti fornito dall’uomo, la moglie si sarebbe spostata per andare in bagno in uno chalet, senza fare più ritorno.
Ma Melania, originaria di Somma Vesuviana (Napoli), residente a Folignano e legatissima alla famiglia e alla figlia, non si sarebbe mai allontanata volontariamente.
Il corpo senza vita fu trovato due giorni più tardi, in un bosco di Ripe di Civitella, nel Teramano, a circa 18 chilometri dal luogo della scomparsa e poco distante da una località chiamata Casermette.
Brutalmente uccisa, sul corpo numerose ferite di arma da taglio e una siringa conficcata nel petto.
Salvatore Parolisi, condannato a 20 anni per aver ucciso la moglie Melania Rea con 36 coltellate, ha chiesto uno sconto di pena.
Era un suo diritto, ma la Suprema Corte gliel’ha negato: trascorrerà i prossimi 20 anni in carcere.
Ma questa ,non è stata l’unica richiesta di Parolisi e oggi, a commentare, è Michele Rea, il fratello di Melania.
La mamma di Somma Vesuviana, scomparsa in un bosco del Teramano il 18 aprile 2011, e ritrovata morta ,due giorni dopo.
Parole dure quelle di Michele Rea, ”Parolisi, dopo aver chiesto uno sconto di pena, ora chiede addirittura di poter vedere la figlia e di poterla sentire al telefono.
Davvero non c’è limite all’indignazione che sto provando in questi giorni.
Ora si ricorda di essere un bravo genitore ,e per questo di avere diritto di vedere e sentire Vittoria.
Ma stiamo scherzando? Ditemi che è uno scherzo, per favore”.
”Parolisi continua a mentire ,
e stavolta lo fa tirando in ballo i presunti sentimenti che dice di provare per sua figlia .
Sostiene di essere un buon padre.
”Non è vero:
Parolisi non è mai stato un buon padre, nemmeno quando la piccola Vittoria doveva ancora nascere ,continua Michele.
Quando Melania venne ricoverata per il parto, lui, che oggi sostiene di essere un buon padre, anziché stare accanto alla moglie con una scusa ,se ne andò via dall’ospedale.
Mia sorella ,durante la notte iniziò ad avere le doglie: era chiaro che di lì a poche ore avrebbe partorito.
Telefonò subito a Salvatore,
ma aveva il cellulare spento. Allora chiamammo un suo amico, che lo raggiunse a casa, scavalcò il balcone della casa di Salvatore e bussò alla finestra.
Ma Parolisi non rispose”.
Gli inquirenti ,nel corso delle
indagini hanno accertato che quella notte, mentre sua figlia nasceva, Parolisi era in compagnia dell’amante.
Un buon padre non si perderebbe per nulla al mondo la nascita del proprio figlio: è la gioia più grande.
Eppure Parolisi, quando è nata Vittoria, era a letto con l’amante: ha visto Vittoria, quella figlia che oggi vuole incontrare a tutti i costi, solo la sera successiva.