Potrebbe essere un «avvertimento apocalittico per l’Occidente»,
quello che Putin farà domani, 9 maggio, dalla tribuna della Piazza Rossa davanti al Mausoleo di Vladimir Lenin per le celebrazioni del 77esimo Giorno della Vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania Nazista.
A dirlo è l’agenzia Reuters,
mentre gli occhi del mondo sono puntati su Mosca ,e si rincorrono le ipotesi sulle parole che il presidente russo potrebbe pronunciare nella più importante e simbolica ricorrenza russa.
Parole che, come la recente storia ci insegna, potrebbero tradursi presto in fatti ed avere conseguenze dirette sulla guerra in Ucraina in corso.
Alla parata anche l’aereo del Presidente in caso di “allerta nucleare”.
Il presidente Putin parlerà domani davanti a una parata di carri armati, truppe, razzi e missili balistici intercontinentali.
I quali sfileranno domani in parata
alla Piazza Rossa, mentre caccia supersonici, bombardieri strategici Tu-160 sorvoleranno la Cattedrale di San Basilio.
Quella del 9 maggio sarà una
“mostra di muscoli” in piena regola a cui parteciperà.
Secondo gli annunci del Ministero della Difesa anche l’aereo di comando Il-80 “doomsday”, il velievolo che trasporterebbe i vertici russi
in caso di guerra nucleare.
Secondo reuters è possibile che il presidente vladimir putin approfitti
del palcoscenico del 9 maggio per lanciare un avvertimento “apocalittico” all’occidente.
L’agenzia non specifica concretamente
il contenuto dell’annuncio, ma rimarca come tutta la narrativa del leader del cremlino evidenzi ormai di un’aperta ostilità con l’occidente e non solo con kiev.
Ad esempio pochi giorni fa il presidente della duma, vjaceslav volodin, ha attaccato i paesi occidentali che ostacolano l’operazione speciale di denazificazione in ucraina, «partecipando direttamente alle ostilità», fornendo armi e offrendo «il coordinamento e lo sviluppo delle operazioni militari».
L’ostilità , almeno a parole ,con l’occidente era già presente nel discorso che il presidente putin
aveva pronunciato lo scorso anno nella stessa ricorrenza in cui aveva parlato dell’ascesa del neonazismo e della russofobia in occidente.
Tuttavia, l’idea che Putin stia preparando una vera dichiarazione di guerra all’occidente ,
o una mobilitazione nazionale è stata smentita dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che lo scorso mercoledì ha respinto queste teorie definendole “assurdità”.