Il famoso conduttore televisivo
ha attraversato un momento molto complicato: in pochi sanno cosa ha davvero rischiato.
Ecco di cosa è accaduto.
Simbolo della televisione italiana,
ha intrattenuto, emozionato e divertito milioni di telespettatori: Pippo Baudo, catanese di 85 anni, oggi è un punto di riferimento per tutti.
Generazioni intere sono nate e cresciute con lui e con la sua signorilità, quasi di un’ altra epoca.
Pippo ha una laurea in legge e il suo esordio in tv avviene in un’altra epoca: nel lontanissimo 1959 conduce per la prima volta il varietà “La conchiglia d’oro“, insieme al grande Enzo Tortora.
Ha presentato più di 100 programmi televisivi, iniziando negli anni 60 con “Guida degli emigranti“, “Primo piano” e il programma per ragazzi “Telecruciverba“.
Le storie d’amore di Pippo sono sempre state molto movimentate: ha avuto molte donne e relazioni.
E’ stato sposato con Angela Lippi, insieme a lei ha condiviso l’amore con la figlia Tiziana.
Dalla storia d’amore con Mirella Adinolfi è nato un figlio, Alessandro, nel 1962. L
a storia d’amore con Alida Chelli e Adriana Russo sono poi molto brevi.
Trova però il suo grande amore nel 1986, quando si sposa con la cantante lirica Katia Ricciarelli.
La loro storia però si interrompe nel 2004. Katia lo ha anche aiutato in momento non facile della sua vita, quando Pippo ha sofferto molto.
Pippo e quel grande spavento
Pippo nel corso della sua vita ha dovuto affrontare più volte di momenti molto difficili.
“Nella mia vita ho avuto tante malattie e sono stato operato tante volte.
Ad un certo punto ho scoperto di avere avuto un cancro alla tiroide ed ho vissuto un periodo preoccupatissimo ,
ha detto il presentatore.
“Avevo il cancro e facevo la prima ‘Canzonissima‘ della mia vita, erano gli anni ’70”.
Il conduttore non si è mai arreso e ha continuato a lottare senza mai scoraggiarsi.
Un evento inaspettato però lo aiutò a guarire: “Successe l’esplosione di Chernobyl, e molti notarono come il sodio radioattivo faceva nascere bambini grassi perché privi di tiroide”,
ha spiegato.
I medici quindi si iniziarono a interrogare sui possibili benefici del sodio radioattivo per chi aveva problemi alla tiroide.
“Mi portarono a Pisa, dove c’erano tanti ricoverati come me e mi chiesero se volessi fare un’esperimento con loro.
“Accettai”, ha confessato Pippo.
Dopo solo sette giorni in isolamento, come riporta Leggo, i medici notarono che lo iodio radioattivo aveva distrutto la sua tiroide malata.