Di «furbetti» del reddito di cittadinanza sono piene le cronache.
Ma tra i 77 scoperti oggi, e denunciati dai carabinieri, del Comando provinciale di Agrigento, viene fuori un caso limite.
Un rumeno , picchiò l’imprenditore,
che dopo un periodo di prova voleva assumerlo, nella sua azienda agricola.
Il bracciante preferiva continuare a lavorare in nero, nelle campagne
di Naro (Agrigento), e incassare il sostegno economico dallo Stato.
E così, quando il datore di lavoro,
il mese scorso, lo ha convocato per proporgli un contratto per un anno,
è nata una discussione, finita nel peggiore dei modi.
Il rumeno è andato in escandescenza.
Sono volati pugni e insulti, e ora l’uomo è indagato, oltre che per truffa, anche per lesioni personali.
L’imprenditore ha denunciato l’accaduto.
Per ottenere il reddito di cittadinanza, è necessario presentare una domanda all’Inps.
Allegando un’autocertificazione, che è stata falsificata, nei casi smascherati tra Agrigento, Favara, Licata, Naro e Porto Empedocle.
Sono bastati ,due mesi di indagini,
per scovare i «furbetti».
I quali, sono stati denunciati dai militari alle Procure di Agrigento e Sciacca.
Si va da madre e figlia, che hanno nascosto, di lavorare in una pizzeria, nel litorale agrigentino.
Ad una sfilza di pregiudicati.
Questi ulti , hanno omesso di indicare nell’autocertificazionei ,precedenti per mafia, scippi e furti.
Ma la lista è lunga.
C’è pure chi ha dimenticato,
di dichiarare vincite al gioco, superiore a quindici mila euro ,
a chi ha sostenuto di vivere ad Agrigento, e invece risiede altrove.
In totale ai 77 denunciati , ventidue stranieri e il resto agrigentini,
sono stati erogati 750 mila euro.
Tocca all’Inps , avviare il recupero coattivo ,delle somme ,e revocare il beneficio del reddito di cittadinanza.
“In questa provincia si sta soffrendo molto, per l’assunzione di camerieri,
per le attivita’ di ristorazione.
Non ce ne sono.
E’ impossibile trovare in giro,
un ragazzo che sia disposto a lavorare regolarmente, la gran parte dei ragazzi percepisce infatti il reddito di cittadinanza”.
Ha dichiarato durante la conferenza stampa, il colonnello Vittorio Stingo.
Nell’Agrigentino, su una popolazione di 550 mila persone, sono 50 mila circa i percettori di reddito di cittadinanza .
Le indagini, coordinate dalle Procure di Agrigento e Sciacca, hanno riguardato oltre 4.500, fascicoli presi in esame.
Agli indagati viene contestata, l’indebita percezione del beneficio del reddito di cittadinanza.
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di “riscontrare molteplici irregolarità in relazione alle autocertificazioni prodotte per ottenere il sostegno economico”.
Nella maggior parte dei 77 denunciati,
ha spiegato il comandante della compagnia di Agrigento, il capitano Marco La Rovere , e’ stato rilevato dolo fattivo, ossia voler mantenere, nel tempo, la doppia remunerazione.
E cioè , quella del reddito di cittadinanza e quella del lavoro in nero”.