Un’emergenza divenuta quasi cronaca. così la definisce .
La denuncia già ieri, oggi un atto dovuto.
I fatti
È successo ieri, a Napoli,
ed è stata la conseguenza di un’emergenza divenuta quasi cronica.
Nel presidio collinare, dove il sovraffollamento di barelle ,
sta intralciando sempre più ,
l’assistenza ordinaria.
“Non c’è posto e la struttura è talmente satura ,che dopo il blocco dei ricoveri, e delle attività chirurgiche programmate.
È arrivato lo stop per le ambulanze del 118 che, ieri, sono state direzionate verso altri ospedali.
Il blocco del pronto soccorso è stato causato dalle stesse ragioni che, lo scorso 4 ottobre, comportarono un provvedimento identico”.
Nel provvedimento, che dispone il temporaneo blocco del pronto soccorso ,
ad esclusione dei pazienti in codice rosso.
I vertici del Cardarelli sottolineano, come tale blocco incida inevitabilmente sulla rete dell’emergenza.
In pratica, eventuali ambulanze indirizzate al pronto soccorso ,
non potranno sbarellare rischiando il blocco di esercizio delle stesse.
Si legge nella nota che ieri annunciava, un possibile blocco della rete del 118, (fatta sempre eccezione per i codici rossi).
A far scattare la miccia, ieri pomeriggio, potrebbe essere stato,
un trasferimento di un ammalato,
da un presidio nella provincia ,
di Napoli.