L’omicidio di Willy Monteiro Duarte,
il 21 enne, morto tra il 5 e il 6 settembre ,dell’anno scorso ,
a Colleferro .
In seguito, di un pestaggio, per mano dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi,
i principali imputati ,di un processo che deve ancora chiudersi, ricade sulle loro famiglie.
Da una parte, i genitori del 21enne ,
di origine capoverdiana ,che non si danno pace, per aver perso il loro figlio ,ucciso di botte ,
nel tentativo di difendere un amico in difficoltà.
Dall’altra i genitori ,dei fratelli Bianchi, che hanno ricevuto,
anche un avviso di garanzia ,
per aver percepito ,il Reddito di cittadinanza ,senza averne diritto.
La madre di Marco e Gabriele Bianchi, Simonetta Di Tullio, non ha mai parlato dopo il dramma, né ha mai scritto ,
ai genitori di Willy Monteiro Duarte sulla tragedia ,che ha colpito ,
la loro famiglia.
Ma secondo intercettazioni pubblicate, da Repubblica, la donna è rimasta, colpita dal risalto mediatico, e non dalla tragedia ,per la morte
del 21enne di Paliano.
“L’hanno messo in prima pagina manco se fosse morta la regina“, ha detto Di Tullio, riferendosi a Willy,
nel colloquio a Rebibbia ,
col figlio Gabriele intercettato ,
dai carabinieri ,e finito ,
nella perizia disposta ,dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone.
La madre ,appare preoccupata per i figli considerati “due massacratori”,
e ritiene, che presto verrà posta ,
la parola fine su questa vicenda ,
da cui Marco e Gabriele ne usciranno puliti.
Ma soprattutto, è infastidita ,
da chi ha voltato, loro le spalle,
senza fare quadrato attorno alla sua famiglia.
E,scarseggiano anche i soldi, utilizzati per pagare le spese processuali.
“Non ci sta più nessuno ,dice Di Tullio a Gabriele , ti hanno abbandonato tutti amore mio!
Si tenemo venne (ci dobbiamo vendere), le macchine, tutto perché non c’è rimasto più niente”.
Sembra sia lei a farsi carico della situazione.
Il marito non ce la fa:
“Quel poraccio di padrito (tuo padre), quello te lo dico non tiene coraggio a venì né qua, né da ti e né da..
sennò gli piglia l’infarto“.
La mamma dei fratelli Bianchi,
chiamati a rispondere ,dell’omicidio di Willy Monteiro ,avvenuto a settembre dell’anno scorso, intercettata.
Mostra incredulità ,per il risalto mediatico ,dato alla notizia ,
della morte del giovane ragazzo d’origine capoverdiana.
“Manco fosse morta la regina”,
queste son le parole con cui,
la mamma dei presunti omicidi ,
avrebbe sdegnosamente ,
riconosciuto il clamore della notizia.
La disumanità di queste parole ,
dimostra quanto sia urgente ,
e necessario investire in cultura, in rispetto delle persone, qualunque sia la loro estrazione sociale, la loro fede religiosa, il colore della loro pelle.
E fin quando non sarà così, non stupiamoci di fronte a brutalità e ferocia allucinanti, inaccettabili.