Omicidio Mollicone : “Spariti alcuni organi prelevati a Serena”

21 Novembre 2021 - 12:34

Omicidio Mollicone : “Spariti alcuni organi prelevati a Serena”

Il delitto di Serena Mollicone,
continua a essere costellato di colpi,
di scena, grandi misteri e depistaggi.

Nel corso dell’udienza ,che si è tenuta davanti ,alla Corte d’assise,
del tribunale di Cassino.

Che vede ,come imputate cinque persone, è stata fatta una clamorosa rivelazione, inerente i resti ,della diciottenne
di Arce ,uccisa nel 2001.

«Una volta riesumata la salma ,
della povera Serena avevamo necessità, di analizzare anche gli organi ,
che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia ,effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo.

Reperti custoditi dal medico legale, D’Aloja e che sono misteriosamente spariti.

All’appello mancano, oltre che la parte inguinale della giovane ,
anche il sopracciglio .

Che ,secondo la ricostruzione,
avrebbe sbattuto con violenza,
contro la porta della caserma».

A raccontare l’episodio alla Corte,
e alla giuria popolare ,è stato il colonnello dei carabinieri ,
Fabio Imbratta.

L’ufficiale che nel 2016, insieme al maresciallo Gaetano Evangelista,
ha nuovamente riaperto le indagini,
e puntato l’attenzione sulla caserma, dei carabinieri e su tre componenti della famiglia Mottola.

L’ex maresciallo Franco, la moglie Anna e il figlio Marco.

L’alto ufficiale, ha inoltre
riferito ciò che è emerso dalle indagini:

«Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce.
E non lo dico io ,ma i tanti accertamenti scientifici.

E, le lesioni sulla porta ,compatibili per altezza e spessore.

Le dichiarazioni fornite da Santino Tuzi, (il brigadiere testimone chiave, che poi si suicidò, ndr), sono state fondamentali, così come quelle rilasciate da Carmine Belli.

Poi artatamente e volutamente modificate, per farlo divenire un caprio espiatorio».

La ragazza, sparì il 1° giugno del 2001, vicino ad Arce, dove viveva col padre,
e fu trovata morta tre giorni dopo.

Sono accusati ,del delitto Marco Mottola, assieme al padre, il maresciallo dei carabinieri ,
Franco Mottola, e alla mamma Anna Maria.

Secondo l’accusa, Serena,
venne aggredita in caserma, tramortita facendole sbattere la testa, contro una porta, portata in un campo,
e qui lasciata morire legata e imbavagliata.