Prostituzione minorile, detenzione di materiale pedopornografico, tentata estorsione.
Con queste accuse sono stati arrestati in Calabria un uomo e una donna di 73 anni.
L’uomo è accusato di prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Ai danni di due sorelle minorenni.
La donna, nonna delle vittime al corrente degli abusi, si sarebbe resa responsabile di tentata estorsione.
I due anziani sono finiti ai domiciliari a seguito di un provvedimento emesso dal Gip di Catanzaro.
L’indagine della Polizia, è scattata nel settembre dello scorso anno, dopo il tentativo di suicidio di una delle ragazzine coinvolte .
A quanto emerso, la ragazza avrebbe tentato di uccidersi esasperata dalle voci sul suo conto , messe in giro da alcune coetanee e riguardanti presunti rapporti sessuali con anziani.
I servizi sociali si sono occupati del caso e poi è partita l’indagine.
Da cui è emerso che l’anziano , ora arrestato , avrebbe compiuto atti sessuali a pagamento con la minore e anche con la sorella più piccola.
Abusi che si svolgevano dietro il corrispettivo di soldi o di regali.
Grazie a intercettazioni telefoniche, pedinamenti e perquisizioni , sono stati raccolti riscontri sulle modalità degli incontri tra l’uomo e le minori.
Il 73enne avrebbe indotto le sue vittime anche a realizzare alcuni scatti intimi, per poi farseli inviare sul cellulare , realizzando così il reato di produzione di materiale pedopornografico .
Poi è emerso che la nonna convivente delle ragazzine abusate, venuta al corrente dei fatti, non solo non avrebbe impedito gli incontri , ma avrebbe anche pensato di realizzare un vero e proprio tentativo di estorsione ai danni del coetaneo.
La nonna delle vittime, stando a quanto emerso, avrebbe chiesto soldi per fare finta di nulla e non aggravare la sua posizione.
Peraltro, il ruolo della nonna nel corso delle indagini si è caratterizzato sempre per una forte ambiguità.
Avendo spesso accompagnato la nipote più piccola agli incontri con l’indagato.
La ragazza ancora minorenne coinvolta, insieme alla sorella più piccola, sono state affidate alle cure di una Casa-famiglia