Nasconde il cadavere del figlio e intasca la pensione: “Continuava a comprargli il cornetto ogni mattina”

25 Novembre 2021 - 17:32

Nasconde il cadavere del figlio e intasca la pensione: “Continuava a comprargli il cornetto ogni mattina”
Nasconde il cadavere del figlio e intasca la pensione: “Continuava a comprargli il cornetto ogni mattina”

La donna è stata rinviata a giudizio,
ma si va verso il patteggiamento

Per nove mesi ,ha tenuto in casa
il cadavere del figlio disabile, intascando ,la sua pensione di invalidità ,di 900 euro.

È stato chiesto ,il rinvio a giudizio, per Giovanna Di Taranto,
74enne ,milanese residente a Treviso.

Nel corso dell’udienza preliminare,
gli avvocati dell’anziana,
avrebbero espresso l’intenzione,
di chiedere un rito alternativo.

Probabilmente si andrà al patteggiamento, (una soluzione non sgradita al pm),che dovrebbe essere ratificato a maggio ,dell’anno prossimo.

La donna, è accusata di occultamento
di cadavere e ,truffa ai danni dello Stato.

Il caso risale al maggio 2019.

Gli agenti ,della polizia di Treviso, erano intervenuti nell’abitazione,
della donna ,e del figlio
su richiesta della figlia dell’anziana.

La donna, che viveva a Milano,
era preoccupata ,perché non riusciva
a mettersi in contatto con la madre.

Dopo che i vicini ,l’avevano
avvertita di strani odori ,
provenienti dall’appartamento.

Madre e figlio vivevano da soli,
in casa ed era lei ad occuparsi di lui.

Una volta entrati, gli agenti avevano trovato ,il cadavere di Vittorio Chies, steso sul letto ,e già decomposto.

La madre era in stato confusionale, mentre la casa ,era ridotta a una discarica di rifiuti ,ed escrementi.

Dopo la morte del figlio, Giovanna Di Taranto ,si sarebbe recata di persona,
a ritirare la sua pensione, grazie a un’apposita delega.

Per la Procura, la donna ha percepito indebitamente 5mila euro, ossia l’equivalente incassato, nel periodo in cui certamente, il figlio è morto.

L’autopsia ,però ha collocato
il decesso dell’uomo, avvenuto per arresto cardiaco.

Nell’estate del 2018, e quindi i mesi
in cui la donna, avrebbe tenuto in casa il cadavere del figlio ,sarebbero molti di più, circa 9mila euro.

Per mesi la donna si è comportata come se il figlio fosse ancora vivo.

Ogni mattina, ad esempio, scendeva a comprare al bar ,sotto casa
una brioche per lui.

“Giovanna Di Taranto , ha spiegato il legale, l’avvocato Cristiana Polesel,
ha portato avanti, nella sua scarsa lucidità.

La routine di ogni giorno per quasi un anno dopo la morte del figlio.

Quando la verità venne a galla,
era in stato confusionale e alquanto problematico.

Un quadro clinico che è leggermente migliorato ,dopo le cure alle quali
è stata sottoposta nella struttura dove ha trovato ricovero.

Ma rimane comunque una persona con una fragilità psicologica evidente”.