Morte di uno scrittore e di sua madre: «Trovati a letto, sembravano mummie»

23 Luglio 2021 - 16:00

Morte di uno scrittore e di sua madre: «Trovati a letto, sembravano mummie»

Da giorni gli amici non riuscivano a mettersi in contatto con Christian. Telefonino spento, silenzio sospetto.

Uno di loro, preoccupato, si è fatto dare le chiavi di casa dalla vicina, e come ha aperto la porta ha capito tutto.

C’era un terribile odore di morte.
Non non ha voluto vedere, ha preferito chiamare la polizia.

Quando sono entrati nell’appartamento del bel palazzo di Marassi, a Genova, dove Christian La Fauci viveva con la madre, gli agenti si sono trovati di fronte una scena agghiacciante.

Lui era steso sul letto, a pancia su ed era chiaro che non stava dormendo. Sembrava una mummia, dice chi è intervenuto.

In un’altra stanza, la madre.
Anche lei a letto, supina, vicino a un macchinario per la ventilazione dei polmoni. La finestra della camera era leggermente aperta.

Vicino al corpo senza vita di Christian, due quadernetti. Il poliziotto li ha sfogliati cercando un perché alla tragedia. Nulla.

Scriveva di calcio inglese, la sua passione, oltre al Genoa per cui tifava.

Cos’è dunque successo allo scrittore e a sua madre, Maria Giocelli, che aveva 85 anni ed era malata?

Considerando che non sono stati trovati segni di effrazione, né tracce di sangue e di violenza, vengono escluse ipotesi delittuose.

Viste le condizioni in cui sono stati rinvenuti i corpi, la prima ricostruzione degli inquirenti è questa.

Christian sarebbe deceduto per cause naturali prima della donna, la quale, costretta a letto e dipendente dal figlio per la sopravvivenza, sarebbe stata incapace di chiedere aiuto, finendo per morire di stenti.

Struggente.
Un dramma nel dramma, dell’impotenza e della solitudine, che viene datato ad almeno dieci giorni fa.

Sulle cause e sui tempi farà luce la procura, che ha aperto un fascicolo con un’ipotesi tecnica di reato di omicidio colposo ,al solo scopo di disporre l’autopsia.

Per escludere con certezza qualsiasi altra pista, verranno analizzati i telefoni, sequestrati i farmaci e sentiti parenti e vicini.

Gli interrogativi sono scontati: possibile che Maria Giocelli non sia riuscita a dare l’allarme? Che sia morta d’inedia? E possibile che nessuno si sia accorto dell’assenza di Christian, che pure aveva una vita sociale?

Succedeva che non si facesse sentire per giorni ,sospira l’amico.

E così, nei caldi giorni di luglio, in uno dei quartieri più popolosi di Genova, si è consumata in solitudine la tragedia di Christian e di sua madre Maria.