Mattias ucciso da una coltellata alla gola dal padre . Era da solo ha aperto la porta al suo assassino. Il padre ” Mi sono vendicato “

17 Novembre 2021 - 14:48

Mattias ucciso da una coltellata alla gola dal padre . Era da solo ha aperto la porta al suo assassino. Il padre ” Mi sono vendicato “

Mirko Tomkow, 44 anni, è stato messo,
in stato di arresto ,ed è al momento piantonato ,all’ospedale Belcolle
di Viterbo.

L’uomo è positivo al Covid ,ma non più in isolamento ,essendo passati 21 giorni, ma è ricoverato ,perché
ancora privo di sensi.

Gli esami tossicologici, dovranno chiarire se ha tentato il suicidio ingurgitando qualche sostanza.

Il 44enne, è accusato di aver ucciso,
il figlio Matias di 10 anni, nell’abitazione ,che fino a poche tempo fa ,condivideva con la compagna
e il bambino a Cura di Vetralla, frazione del comune in provincia ,
di Viterbo.

Illesa la madre della vittima che, ha trovato il figlio morto, con una profondo taglio alla gola, infertogli con un coltello da cucina,
ed è tutt’ora in stato di shock.

Il marito invece giaceva privo di sensi steso in terra in un’altra stanza,
forse anche lei era una vittima, designata del suo piano.

Il maresciallo: “Avevo sentito la mamma lunedì era tranquilla”

Passano le ore, e si chiarisce a mano a mano ,la dinamica di quanto accaduto
nel pomeriggio di ieri, grazie all’avanzamento delle indagini.

Matias è stato prelevato a scuola,
come spesso accadeva da un parente ,
già ascoltato dalle forze dell’ordine, per poi venire lasciato a casa
in attesa dell’arrivo della mamma,
dal lavoro.

Quando il papà è arrivato ,
sarebbe stato dunque solo in casa,e forse ha aperto, lui stesso al padre
non essendo ancora chiaro ,se l’uomo fosse ancora in possesso delle chiavi dell’abitazione.

I carabinieri ,della Stazione di Vetralla hanno spiegato ,
di aver monitorato costantemente,
la situazione della famiglia dopo il divieto di allontanamento.

Il maresciallo Stefania Pandolfi ,
ha spiegato: “Non era sola, monitoravamo la situazione costantemente.

Ci siamo sentite lunedì, era tranquilla e non mi ha segnalato nulla che poteva allarmarci”.

Secondo diversi testimoni, sarebbe stato visto fare ,su e giù davanti alla scuola del bambino ,prima di spostarsi nell’abitazione.

Il piccolo è stato preso a scuola,
da un parente e poi portato a casa in attesa del ritorno della mamma dal lavoro, non è chiaro ,se lasciato in compagnia del padre.

Secondo quanto sta emergendo in queste ore ,Mirko avrebbe perso il lavoro di recente ,e avrebbe problemi con l’alcol, manifestando in più di un’occasione, comportamenti violenti tra le mura domestiche.

Questa mattina una vicina della famiglia, ancora sconvolta per quanto accaduto ha dichiarato :

“Abbiamo sentito le urla della mamma,
e siamo corsi”.

Le due donne, abitavano da un paio,
di anni a pochi metri l’una dall’altra, si conoscevano, e la signora racconta “delle domeniche passate insieme” e di quel bambino sorridente, che chiamava “maritino” per farlo divertite e arrossire.

Oggi lutto cittadino a Vetralla

Tutta la comunità locale non si capacità di quanto accaduto.

Particolarmente colpita la comunità scolastica, dove Matias e la sua famiglia erano inseriti.

Il sindaco Sandrino Aquilani ha proclamato il lutto cittadino.

“La città è addolorata e sconcertata ,
ha dichiarato.

Non abbiamo mai avuto una tragedia di queste proporzioni.

Di vista ci conoscevamo, qui è come un condominio e ci conosciamo un po’ tutti. Ho appreso la notizia mentre ero in Comune”.

Alle 12.00 serrande abbassate e un minuto di silenzio, mentre alle 18.00,
ci sarà una messa a sostegno della famiglia del piccolo.

Nonostante diverse siano le cose,
ancora da chiarire sulla dinamica
di quanto accaduto.

Gli investigatori sono al momento convinti ,che l’uomo avrebbe rotto l’isolamento Covid, per vendicarsi
della compagna ,uccidendo il bambino.

Il 44enne, aveva ricevuto dal Tribunale, un divieto di avvicinamento alla moglie, e al figlio, dallo scorso 10 settembre, a seguito della verifica di episodi di violenza domestica.

In particolare da quanto appreso,
il divieto di avvicinamento sarebbe arrivato dopo le segnalazioni arrivate da persone vicine alla famiglia, per poi venire confermate dalla donna.

Sulla drammatica vicenda ,è intervenuto il preside ,della scuola primaria Derna Peruzzi e Saturno Cecchini, di Vetralla, che Matias frequentava.

Spiegando che l’istituto sta intervenendo, per fornire supporto e aiuto agli alunni e alle loro famiglie, con una psicologa.

“Quando abbiamo detto ai compagni classe di Matias che non c’è più, loro già lo sapevano , ha spiegato ,abbiamo chiesto loro di raccontarci un ricordo, un gioco fatto insieme, delle frasi simpatiche che diceva che li facevano divertire quando giocavano”.

L’intento è “ascoltarli e di fargli tirare fuori le loro emozioni”.