Mascherine all’aperto via dal 10 febbraio, gli psichiatri: “Chi soffre d’ansia non la toglierà”

4 Febbraio 2022 - 15:48

Mascherine all’aperto via dal 10 febbraio, gli psichiatri: “Chi soffre d’ansia non la toglierà”

Anche se il Governo ha prorogato l’obbligo di uso delle mascherine all’aperto.

Il provvedimento decadrà quasi sicuramente a partire dal 10 febbraio.

L’Italia si adegua così, a molti Paesi europei, dalla Francia alla Spagna, passando per la Danimarca e la Svezia, che hanno deciso di allentare alcune delle misure anti Covid.

Tra cui, in primis, proprio quella che riguarda l’utilizzo di questo dispositivo di protezione personale, almeno nei luoghi non al chiuso.

Tuttavia, se da un lato questa decisione rappresenta il graduale ritorno alla normalità per molti, per altri non sarà facile, uscire senza mascherine ed anzi potrebbe non essere un vero e proprio addio.

È questo l’allarme lanciato da Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda,
co-presidenti della Società Italiana di Psichiatria (SIP), secondo i quali.

“Soprattutto chi soffre d’ansia
non la toglierà, trasformandola in una rassicurante e protettiva ‘coperta di Linus’ che segna il confine tra noi e il resto del mondo”. Non solo.

Anche avvicinarsi agli altri ed avere contatti fisici potrebbe essere complesso.

“Saremo molto diffidenti nel riavvicinarci agli estranei, e difficilmente daremo la mano quando non ci si conosce. 

Baci e abbracci torneranno ma saranno selettivi: se in passato al cadere dei divieti non percepivamo limiti, allargando questi gesti d’affetto anche oltre i nostri contatti stretti.

Ora questo atteggiamento guardingo nei confronti degli estranei potrebbe accompagnare molte persone nel tempo, come un imprinting”, sottolineano gli esperti.

Ma la direzione sembra essere proprio quella dell’allentamento delle restrizioni anche nel nostro Paese.

La curva dei contagi covid in Italia rallenta e la fine all’obbligo delle mascherina all’aperto potrebbe arrivare “tra qualche settimana”.

Lo ha confermato anche Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), il quale ha sottolineato che “occorre verificare l’andamento della curva epidemiologica”.

Ma già i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia di oggi evidenziano come in effetti siano in calo sia l’indice Rt che l’incidenza, oltre che una diminuzione della pressione ospedaliera.