L’ultimo saluto a Viola Parigi, morta a 17 anni per un tumore: “Pattineremo sempre con te”

22 Ottobre 2021 - 21:21

L’ultimo saluto a Viola Parigi, morta a 17 anni per un tumore: “Pattineremo sempre con te”

Un tumore aggressivo, scoperto a febbraio scorso ,ha tolto a Viola Parigi tutto.

Martedì scorso ,è morta a 17 anni ,
per quel brutto male ,che l’ha sottratta agli affetti più cari.

Al mondo del pattinaggio a rotelle ,
che era diventato, un sogno a occhi aperti ,con la convocazione ,
per un collegiale in azzurro.

La notizia della sua scomparsa,
ha sconvolto tutti.

L’istituto tecnico “Marco Polo”,
che frequentava, a Firenze ,
ha lanciato in aria palloncini colorati, per ricordarla e darle un ultimo saluto ,con il sottofondo ,
delle canzoni che più amava.

Le attività scolastiche si sono fermate per un minuto, sessanta secondi di silenzio troppo duro da raccontare.

“Non ti dimenticheremo mai ,dice il preside, Ludovico Arte .

Nei corridoi si incontravano insegnanti e studenti in lacrime”.

La pagina Facebook, della società ,
nella quale la ragazza coltivava ,
la propria passione, l’Oltrarno pattinaggio, è stata invasa da messaggi di cordoglio:

“Riposa in pace, angelo” o ancora “pattineremo sempre con te, Viola”.

La società di calcio (Upd Isolotto) ,
di cui il padre, Alessandro, è stato presidente, avvierà una sottoscrizione a sostegno di un’associazione ,
che è stata al fianco della famiglia, di Viola in questi mesi durissimi.

La Federazione italiana degli sport rotellistici, ha postato ,
la foto della ragazza mentre eseguiva un esercizio, un’esibizione che narra molto della sua dedizione.

Un’immagine che ferma il tempo e rende difficile accettare la sua scomparsa.

La malattia aveva manifestato i primi sintomi in maniera devastante, minando equilibrio e forza fisica.

Il cancro ,le ha dato uno spintone
e l’ha buttata a terra nel fiore degli anni: non sono servite né operazione né terapie per rialzarsi.

Era una ragazza fantastica,
piena di vita e sempre sorridente,
le parole del papà, Alessandro.

Affezionatissima alla famiglia,
alla scuola e al suo grande amore,
il pattinaggio.

Era veramente brava, aveva fatto campionati nazionali ed era anche
stata chiamata dalla Nazionale maggiore.