Lo schianto vicino casa e le urla della nonna, così è morto Leo: “Era a terra, soccorsi troppo lenti

16 Giugno 2021 - 10:00

Lo schianto vicino casa e le urla della nonna, così è morto Leo: “Era a terra, soccorsi troppo lenti

Era appena uscito da casa e dopo soli 100 metri si sarebbe schiantato contro un muretto.

Aveva 22 anni Leopoldo Lucchese, morto a causa di un incidente in moto avvenuto ieri sera in via Cruillas.

Il giovane, soccorso dai sanitari del 118, è stato portato a Villa Sofia ma, a causa dei gravi traumi riportati, è deceduto in ambulanza durante la volata verso l’ospedale, dove sono stati registrati momenti di tensione con familiari e amici.

Secondo una prima ricostruzione Lucchese, che si trovava a bordo di una Suzuki avrebbe perso il controllo del mezzo finendo contro un muretto di cinta.

La moto invece avrebbe terminato la sua corsa qualche decina di metri più avanti, dopo aver sbattuto contro alcune macchine in sosta.

I residenti descrivono una scena straziante, vista anche dalla nonna del giovane che si è affacciata al balcone dopo aver sentito l’impatto.

Alcuni amici e residenti, scesi in strada dopo l’incidente, hanno provato a contattare più volte il numero unico d’emergenza 112 per segnalare l’accaduto e chiedere l’intervento dei soccorritori.

“Abbiamo chiamato più volte ,racconta una ragazza ,ma hanno risposto dopo diversi minuti e l’ambulanza ci ha messo circa mezzora.

Era a terra agonizzante ma ancora respirava”. Da qui probabilmente il caos che si è scatenato al pronto soccorso, bloccato temporaneamente dopo l’arrivo di Lucchese.

Gli agenti hanno eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica e accertare se ci fossero altri mezzi coinvolti, ma l’ipotesi per il momento sembra essere stata scartata.

Informato dell’accaduto il sostituto che ha disposto l’autopsia e chiarire se abbia avuto un malore o altro.

Leopoldo Lucchese, diplomato all’Istituto Einaudi, aveva una grande passione per le due ruote ed era riuscito a trasformarla in un impiego.

Da tempo infatti lavorava come gommista, dove trascorreva gran parte delle sue giornate a montare e smontare pneumatici. Il tempo libero lo trascorreva con gli amici, la sua fidanzata.

Il direttore della centrale operativa del 118 Palermo-Trapani .

Ha espresso vicinanza ai familiari del ragazzo per la grave perdita, ha chiarito che la chiamata, smistata dal 112, è arrivata alle 20:46 ,e un minuto dopo l’ambulanza è partita dall’ospedale Ingrassia.

Il mezzo del vicino ospedale Cervello era impegnato in un altro servizio.