Litiga con la ex, sequestra il figlio di 5 anni e le manda una foto: «L’ho ucciso». Ma il bimbo era vivo

1 Settembre 2021 - 16:21

Litiga con la ex, sequestra il figlio di 5 anni e le manda una foto: «L’ho ucciso». Ma il bimbo era vivo

Quarantotto ore ,di angoscia ,
pensando ,che l’ex marito ,
avesse ucciso ,il figlio ,
di 5 anni.

Due giorni ,di disperazione,
quelli vissuti ,da una donna ,a Roma
che il 25 agosto.

Dopo, una discussione ,avvenuta in casa con l’ex, un peruviano ,
di 34 anni irregolare in Italia,
si è vista ,sottrarre il figlio dall’uomo.

Il 34enne ,si è allontanato,
trascinando via il bambino che,
in un pianto dirotto, chiedeva di poter tornare dalla mamma.

Costringendolo, e vagando per la città, nascondendosi in rifugi di fortuna,
fino a giungere, nel quartiere ,
San Basilio, dove ha trovato ,
appoggio da un connazionale.

L’uomo, dopo poche ore dalla fuga,
ha avviato, un’estenuante e crudele contrattazione ,telefonica con l’ex compagna.

Dopo, averle fatto credere ,
di aver ucciso il figlio, e averne occultato il corpicino, in un cantiere abbandonato.

Ha preteso ,ossessivamente ,
una confessione ,sulle reali ,
motivazioni della fine ,
della loro storia, in cambio di informazioni ,sulla posizione del piccolo.

Ma gli investigatori, dalla IV Sezione, della Squadra mobile di Roma,
coordinati dalla Procura della repubblica di Roma.

In una corsa ,contro il tempo,
non hanno abbandonato l’ipotesi,
che il bambino ,potesse essere ,
ancora vivo.

Sono state battute ,giorno e notte ,
le zone limitrofe ai luoghi ,
che l’uomo era solito frequentare.

È stato analizzato, ogni indizio utile, al suo rintraccio, nonostante la madre avesse ricevuto ,su whatsapp ,
la terribile foto, che ritraeva il figlio esanime a terra, in un luogo imprecisato, tra i calcinacci.

La frenetica e ininterrotta attività di indagine, che ha visto ,coinvolto un ingente numero di investigatori ,
della Squadra mobile, e del V Distretto di polizia Prenestino.

Ha ,consentito di individuare,
il peruviano, che è stato arrestato ,
in flagranza, per il reato ,
di sequestro di persona.

All’interno ,di un fabbricato ,
in zona San Basilio, dove si era nascosto ,con la complicità ,
di un suo amico.

Gli investigatori, con grande emozione ,
e sollievo, hanno ritrovato ,
anche il bambino che, ancora scosso e intimorito, ha subito chiesto di tornare dalla sua mamma, che ha potuto riabbracciare negli uffici della Squadra mobile.

Il piccolo, stremato e affamato,
è stato immediatamente visitato ,
dai sanitari ,per verificare ,
il suo stato di salute.

Il connazionale e amico dell’arrestato ,
è stato denunciato ,in stato di libertà e ,dovrà rispondere del reato ,
di favoreggiamento personale.

Per il 34enne, invece, nella serata ,
di venerdì si sono aperte ,
le porte del carcere, dove è giunto accompagnato ,dagli agenti ,
della Polizia di Stato.