Le mani della criminalità su onoranze funebri e trasporto infermi: arresti e sequestri nel Salernitano.

20 Gennaio 2021 - 10:43

Le mani della criminalità su onoranze funebri e trasporto infermi: arresti e sequestri nel Salernitano.

Mani criminali su funerali e trasporto infermi.

Una vasta operazione è in corso a Salerno, gli agenti della squadra mobile della questura, con il coordinamento del servizio centrale operativo della polizia, su delega della procura distrettuale di Salerno, stanno eseguendo dieci misure cautelare e sequestrando beni per oltre sedici milioni.

Nel mirino, tra gli altri, un imprenditore di Capaccio Paestum.

Gli indagati devono rispondere a vario titolo di intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, auto-riciclaggio, peculato, abuso d’ufficio e falso, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

La Divisione Anticrimine della Questura con il coordinamento del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia, sta eseguendo anche un provvedimento di sequestro di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del Procuratore e del Questore di Salerno, di beni di intestati a d associazioni di soccorso pubblico e altri assetti societari. Il valore complessivo supera i 16 milioni di euro.

Sull’operazione della questura salernitana è intervenuto anche il direttore centrale anticrimine, il prefetto Francesco Messina.

«L’indagine , ha dichiarato , è la plastica rappresentazione dell’efficacia del metodo innovativo adottato dalla Direzione Centrale Anticrimine.

Una sorta di doppio binario di intervento che, oltre ad incidere attraverso l’esecuzione di 11 arresti frutto di investigazione su una serie infinita di reati quali trasferimento fraudolento di valori, peculato, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, interruzione di pubblico servizio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, abuso d’ufficio e altro, completa e ottimizza l’azione di contrasto con l’ulteriore contemporanea esecuzione di un sequestro di beni frutto di una proposta di misura patrimoniale firmata congiuntamente dal Procuratore e dal Questore di Salerno.

Un ammontare complessivo di ben 16 milioni di euro, che ha consentito di sequestrare una società italiana, due associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni in Capaccio Paestum».

«Oggetto del provvedimento , ha concluso Messina , anche un terreno in Romania sequestrato grazie alla attivazione per la prima volta nel nostro Paese della procedura introdotta dal nuovo regolamento UE 1805 del 2018, entrato in vigore nello scorso dicembre, che consente di riconoscere l’efficacia del sequestro direttamente in territorio estero, in base al principio di riconoscimento reciproco dei provvedimenti giudiziari».