Nei primi 10 giorni di scuola,
9 classi su dieci sono state in presenza.
Il dato arriva direttamente dal ministro all’istruzione Bianchi, intervenuto ieri in commissione cultura alla Camera.
Per dare una fotografia della situazione nelle scuole: l’80,3% delle classi sono state totalmente in presenza, il 13,1% delle classi medie e superiori hanno avuto la didattica digitale integrata con una parte dei compagni a casa e il 6,6% delle classi è interamente in dad.
Complessivamente gli alunni che hanno seguito le lezioni in presenza
sono l’88,4% del totale.
La scuola in presenza va, secondo Bianchi:
«Avevamo fatto una simulazione
con una previsione di un raddoppio dei contagiati, ma il dato reale è molto più basso.
Il dato che noi abbiamo è che il contagio è avvenuto durante le feste di Natale.
Non faccio polemiche, però ho sentito in questi giorni stime che non avevano base numeriche».
Il riferimento va ai sindacati della scuola ,che hanno lanciato l’allarme sulla ripresa in presenza, stimando la possibilità di arrivare al 50% o 70% di classi con la didattica digitale, vale a dire con un compagno collegato online.
«Le nostre stime erano diverse
in quanto basate sulle continue e costanti comunicazioni dei nostri iscritti in tutto il Paese,
ha replicato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale, dei presidi segnalavano l’infittirsi dei casi di contagio.
Chiediamo che, da ora in avanti, il ministero pubblichi con cadenza settimanale tutte le statistiche necessarie, ad avere contezza
del quadro generale».
Anche secondo l’Associazione nazionale insegnanti i dati del ministero «sono sottostimati».
«A noi le classi in didattica digitale sembrano molte di più , spiega il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, la scuola è nel caos».
Tra i vari aggiornamenti, il ministro ha chiarito che il personale scolastico sospeso, perché senza vaccino, è lo 0,9%, mentre i vaccinati con seconda dose sono il 95,8% e con la dose booster il 48%.