Khrystyna Novak, trovato il corpo della 29enne scomparsa a Pisa a novembre: era in un casolare

21 Maggio 2021 - 9:12

Khrystyna Novak, trovato il corpo della 29enne scomparsa a Pisa a novembre: era in un casolare

Il corpo di Khrystyna Novak è stato ritrovato in un casolare nei pressi di Castelfranco di Sotto, paese nella provincia di Pisa.

Non molto distante da dove la 29enne viveva prima che di lei si perdessero le tracce.

Il corpo è stato scoperto , dopo una battuta effettuata nelle scorse ore dagli agenti di polizia di Pisa , nei pressi del punto in cui il cellulare della giovane ucraina aveva smesso di trasmettere segnali.

Lo scorso 23 marzo nel giallo della scomparsa della Novak, che lavorava in un night di Altopascio (Lucca), c’era stata la svolta.

E con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere venne arrestato il fiorentino Francesco Lupino, 49 anni, tatuatore, vicino di casa e socio in affari di droga con il fidanzato della ragazza scomparsa.

Dalla Procura di Pisa Lupino è ritenuto il presunto assassino della giovane, di cui era stata denunciata la scomparsa alla polizia il 9 novembre 2020, dopo nove giorni in cui non dava
più notizie di sé a familiari ed amici.

La sparizione avvenne all’indomani dell’arresto del compagno della Novak, un imprenditore di 41 anni di origini spagnole, fermato dal commissariato di (Pisa) per i reati di porto abusivo d’arma e munizioni, ricettazione, detenzioni di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’indagine investigativa , ha portato all’acquisizione di gravi indizi di reato proprio nei confronti del vicino di casa della ragazza.

La vicenda che ha portato al tragico epilogo dell’uccisione della giovane, parte proprio dal momento dell’arresto del fidanzato spagnolo, imprenditore locale nel settore dei pellami.

La stessa sera Krythina Novak fece rientro dal commissariato, a seguito dell’arresto del compagno, con il figlio del fidanzato.

Riaccompagnata dalla madre di quest’ultimo e venne lasciata presso l’abitazione di Orentano intorno alle 22.30.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, nella mattina dell’1 novembre 2020 la ragazza comunicò normalmente con famigliari e amici.

La mattina dopo la madre preoccupata dall’Ucraina per la mancanza di contatti con la figlia, chiese a delle connazionali di andare a cercare la figlia per capire se le fosse capitato qualcosa.

A seguito della denuncia presentata il 9 novembre la polizia effettuò un primo sopralluogo.

Le indagini vennero avviate a 360 gradi.

Stamattina il tragico epilogo.