Il giallo di Gaetano, camionista morto suicida: mistero sulla foto su Facebook dopo il decesso

3 Settembre 2021 - 19:50

Il giallo di Gaetano, camionista morto suicida: mistero sulla foto su Facebook dopo il decesso

A due mesi dal decesso, la morte di Gaetano Marino, camionista siciliano 47enne ,che si è tolto la vita,
il 27 giugno ,nella sua casa di Massanzago ,(Padova) ,resta un giallo.

Marino, camionista dipendente della ditta ‘Fratelli Cagnin’ ,di Scorzè,
si sarebbe ,tolto la vita, con un colpo di pistola.

Una decisione estrema ,che la Procura ,
di Padova ,sulla quale ,i magistrati vogliono fare chiarezza, perché il gesto ancora oggi, non trova spiegazione.

Non solo: il pm titolare dell’inchiesta, Marco Brusegan, vuole ,infatti capire, il ruolo di alcuni ,amici ,
che quella domenica 27 giugno,
erano presenti a casa ,di Gaetano.

In quel pomeriggio , assieme all’autotrasportatore ,c’erano ,
infatti ,la compagna di Marino.

Una relazione appena iniziata,
un amico, di lunga data siciliano,
e un’altra coppia.

Questi ultimi ,se n’erano andati ,
dopo pranzo, mentre i primi due ,
erano rimasti.

Ma ciò che, il pm ,vuole scoprire, ottenendo ,il sequestro, dei cellulari delle persone ,che erano, con Marino quel pomeriggio.

È ,chi ,ha postato alle 18:55 ,
sul profilo Facebook ,del 47enne ,
una foto ,che lo ritrae ,sereno ,
mentre mangiava ,con gli amici ,
quel giorno.

Un mistero ,per la Procura ,
di Padova, visto che alle 18:15 ,
Marino, salito al piano di sopra ,
della sua abitazione, si era sparato ,
con la sua pistola Beretta,
calibro 7.65.

A spingere, la Procura ,a compiere ulteriori approfondimenti, è stata ,
la sorella ,di Gaetano Marino,
Stefania, residente a Siracusa.

Il pm Brusegan ,ha infatti, aperto un’inchiesta, ipotizzando l’istigazione al suicidio, indagine, per ora ,
senza indagati.

Il magistrato ,aveva fatto eseguire ,
la prova dello stub ,sulle mani dell’amico e della compagna ,
del camionista, per capire ,se vi fossero ,tracce ,
di polvere da sparo.

Il Ris di Parma ,ha però dovuto evidenziare ,al magistrato titolare dell’inchiesta ,che l’accertamento chiesto, è stato impossibile,
da realizzare.

La stanza, dove Gaetano Marino ,
era infatti ,contaminata ,
dalla polvere da sparo e, considerato che, tracce sono sicuramente finite sulla pelle, dei due amici, non significa ,che siano coinvolti ,
nella vicenda.

Ora quindi ,le ulteriori ,
speranze della famiglia.

Convinta ,che Gaetano ,non avesse alcuna ragione ,per togliersi la vita,
e che qualcuno ,dei presenti possa averlo indotto al gesto estremo,
sono affidate ,all’esame dei telefoni.

I tecnici ,proveranno a scandagliare ,
nei messaggi e nelle chiamate.

Oltre ad effettuare ,una ‘analisi’ ,
dei social network, dei due amici presenti nell’abitazione ,al momento ,
del suicidio.

Si allega la foto misteriosa pubblicata su fb .