Grattacielo in fiamme: 46 morti e 79 feriti

14 Ottobre 2021 - 20:39

Grattacielo in fiamme:  46 morti e 79 feriti

Devastato dalle fiamme un grattacielo di Taiwan, colpito da un incendio scoppiato nella notte.

Il bilancio è ancora provvisorio.

Per il momento si contano 46 vittime e 79 feriti.

Le fiamme sono divampate durante la notte.

Stando a quanto emerso da una prima ricostruzione dei fatti, pare che l’incendio, sia scoppiato ,
dal piano terra per poi svilupparsi velocemente lungo i 13 piani dell’edificio.

Il grattacielo, con 40 anni di vita, ospitava sia negozi sia abitazioni.

C’erano ristoranti, bar karaoke,
un cinema e 120 appartamenti.

Erano circa le tre ,quando le fiamme hanno iniziato ad avvolgere la struttura, nel quartiere di Kaohsiung, a sud di Taiwan.

Immediato l’intervento dei soccorsi:
sul posto sono arrivati 159 vigili del fuoco, che hanno impiegato quattro ore per spegnere le fiamme.

A complicare il loro intervento ,
la presenza di numerosi oggetti abbandonati ,ai piani inferiori dell’edificio.

Oltre alle vittime già accertate,
si teme che il bilancio ,
possa aggravarsi ulteriormente.

Infatti, secondo le autorità, sotto le macerie ci sarebbero altre vittime.

In particolare, alcune persone potrebbero essere rimaste intrappolate tra il settimo e l’undicesimo piano.

I media locali, inoltre, riferiscono ,
che molti condomini erano anziani, alcuni con difficoltà motorie.

Difficile per loro mettersi in fuga e, per questo motivo, si teme il peggio.

Le cause, che hanno provocato l’incendio nel grattacielo nel centro di Taiwan sono al momento incerte.

Gli investigatori sono ancora al lavoro, per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, e comprendere come sia divampato l’incendio.

I residenti intervistati,
dai media locali hanno ,
fatto sapere di aver udito un forte boato nel cuore della notte.

Una sorta di esplosione, poi l’incendio.

“Le linee elettriche potrebbero essere state fuori uso, negli ultimi giorni ci sono stati dei “boom” dalle linee elettriche”, ha raccontato ,
un residente all’agenzia di stampa Reuters.

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