La donna uccisa da un’arma da fuoco all’interno del Campidoglio americano, durante l’assalto dei sostenitori di Donald Trump, si chiamava Ashli Babbit ed era una credente della teoria complottista QAnon.
Ashli si trovava in mezzo agli altri assalitori mentre questi stavano forzando un blocco posto all’entrata di un corridoio. Poco dopo essere riusciti a crearsi un varco distruggendo i vetri delle porte, uno ragazzo con la giacca rossa cerca di fermare l’assalto mettendo in guardia gli altri – urlando – che dall’altra parte stavano puntando le pistole contro di loro.
L’uomo cerca più volte di fermare gli altri per evitare il peggio, ma Ashli decide di non fermarsi e prosegue ugualmente cercando di passare per una delle porte rotte. Un agente all’interno del corridoio, vedendola nel tentativo di oltrepassare il blocco, spara un colpo di pistola contro di lei.
La polizia era presente sul posto, da poco prima che Ashlie cercasse di oltrepassare il blocco. Non erano stati in grado di fermare nè lei nè gli altri, così come non c’era riuscito nemmeno il ragazzo con la giacca rossa complice nell’assalto.
Lei era disarmata, ma all’interno del corridoio nessuno poteva saperlo con certezza.Ashli, secondo quanto riportato da Watts, era una veterana con alle spalle 14 anni di servizio presso le forze aeree americane. Suo marito, al contrario di lei, non era andato a Washington.