Il cantautore rinuncia ai concerti del 4 e 8 agosto prossimi.
Stando a quanto emerge in queste ore, avrebbe problemi di labirintite,
che lo avrebbero portato alla sofferta scelta ,di rinunciare alle esibizioni, in un’estate ricca di appuntamenti, sia da solista, sia accompagnato da Danilo Rea.
Rimborsati i possessori dei biglietti.
Problemi di salute per Gino Paoli, costretto ad annullare una serie di concerti previsti, nelle prossime settimane.
Il cantautore, prossimo agli 87 anni, che compirà il prossimo 23 settembre,
ha rinunciato alle già previste esibizioni , del 4 agosto all’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera, (in provincia di Brescia) ,e dell’8 agosto, quando avrebbe dovuto cantare in occasione, del 42esimo Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta
(in provincia di Lucca).
Quelli di Brescia e Lucca, non sono sono i primi appuntamenti ,saltati a causa di questo problema.
Nelle scorse settimane l’autore,
de Il cielo in una stanza ,
si era trovato costretto a dire no a Forlì, Perugia, Roma, con il concerto del 12 luglio scorso, con l’orchestra all’Auditorium Parco della Musica ,
che è stato rinviato a data da destinarsi.
Per chi era già in possesso del biglietto del concerto , previsto il 4 agosto a Gardone Riviera, gli organizzatori dell’evento hanno fatto sapere, che si potrà chiedere regolarmente il rimborso entro,
il 31 agosto.
La stessa cosa, varrà per quel che riguarda il concerto dell’8 agosto,
il cui rimborso può essere chiesto
entro il 23 agosto.
Resta invece in programma, il concerto di Gino Paoli previsto il 12 settembre, prossimo al Teatro Romano di Verona, insieme allo stesso Danilo Rea.
Naturalmente le condizioni di salute di Gino Paoli, legate alla sua situazione anagrafica.
Non possono che generare una certa apprensione, per lo stato di uno degli artisti più apprezzati e affermati della storia della musica italiana.
Gino Paoli nasce a Monfalcone, nel Friuli Venezia Giulia, figlio di Aldo Paoli, un ingegnere navale, originario di Campiglia Marittima (in provincia di Livorno), e di Caterina Rossi, una casalinga giuliana.
Molti congiunti , della quale furono coinvolti nell’esodo giuliano-dalmata,
e alcuni persero la vita , durante le operazioni di pulizia etnica ,compiute dai reparti regolari e paramilitari jugoslavi.
Pochi mesi dopo la propria nascita si trasferì con la famiglia a Genova, alla quale rimarrà sempre legato, crescendo nel quartiere di Pegli.
Come talent scout, Gino Paoli scopre e lancia , due dei più grandi nomi della musica italiana: Lucio Dalla e Fabrizio De André.
Quale paroliere, nel periodo RCA, si occupa della traduzione e dell’adattamento italiano, delle canzoni del cantautore francese Alain Barrière, e di Charles Aznavour (Devi sapere).
Sue inoltre sono le traduzioni di Ne me quitte pas di Jacques Brel, (Non andare via) e successivamente di Avec le temps di Léo Ferré (Col tempo), della quale farà anche l’interpretazione.
Dalla prima moglie, Anna Fabbri, Gino Paoli ha un figlio, Giovanni, nato nel 1964.
Al tempo, il cantante è già affermato,
e la sua vita privata finisce sui giornali dell’epoca, per via della sua relazione con Stefania Sandrelli, ancora minorenne, che si scopre poi essere incinta di Amanda, nata il 31 ottobre dello stesso anno.
Sempre negli anni sessanta ,
e proseguendo negli anni settanta, inizia la lunga relazione con Ornella Vanoni, con la quale poi torna a collaborare professionalmente, negli anni duemila, ottenendo successo con la tournée dal titolo allusivo Ti ricordi? No, non mi ricordo.
È sposato dal 1991 ,con la modenese Paola Penzo, autrice di alcuni suoi brani, dalla quale ha avuto tre figli, Nicolò, nato nel 1980, Tommaso, nato nel 1992, Francesco Paoli, nato nel 2000.