Gas, il governo valuta di attivare lo «stato di allarme»

1 Aprile 2022 - 19:09

Gas, il governo valuta di attivare lo «stato di allarme»

È giallo, sulla possibilità che il governo Draghi innalzi il livello di allarme per l’emergenza energetica riguardante il gas in Italia.

Nel corso della giornata Corriere della Sera e Affari Italiani, avevano confermato la modifica dello status.

Sottolineando come Palazzo Chigi,
possa modificare la sua vigilanza sugli approvvigionamenti, dato il rischio di un possibile stop alle forniture dalla Russia.

A stretto giro è però arrivata la smentita proprio del governo con una nota: “da parte del governo non è in corso alcuna valutazione sull’attivazione dello ‘stato di allarme relativo alla crisi energetica.

Ogni notizia in merito riportata sugli organi di informazione è destituita di fondamento”.

La situazione resta comunque complessa.

Secondo alcune fonti, ci sarebbe il timore di una disruption ,dalle forniture da Mosca a mettere in allarme l’esecutivo.

Il Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale ,(aggiornato al 30 settembre 2020) si basa sui livelli di crisi previsti dal Regolamento europeo.

Quest’ultimo , prevede il livello
di preallarme (early warning),
che è quello in cui ci troviamo oggi
in Italia.

Il livello di allarme (alert)
e il livello di emergenza (emergency).

Il 26 febbraio, dal Ministero della Transizione Ecologica , guidato da Roberto Cingolani è stato dichiarato
lo stato di “pre-allarme”.

Riguardanti le forniture di gas all’Italia come conseguenza
della guerra in Ucraina.

L’allerta in questione potrebbe
essere la prima di una serie di tre passaggi di cui, nel caso la notizia fosse confermata, Draghi e il suo governo sarebbero pronti a attivare il secondo step.