Il 2 maggio 1999, piazza San Pietro e via della Conciliazione erano insufficienti a contenere il numero dei devoti che si prenotarono per la solenne Concelebrazione Eucaristica della Beatificazione di Padre Pio da Pietrelcina.
Vennero organizzate altre due celebrazioni, parallele a quella del Papa, sul sagrato di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo e sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano.
I numeri diedero ragione alle previsioni: 150 mila fedeli fra piazza san Pietro e via della Conciliazione; 60 mila fedeli a San Giovanni Rotondo e 80 mila fedeli ai piedi della Basilica di San Giovanni in Laterano
Il 2 maggio 1999, alle ore 9,30 precise un lungo applauso salutava l’ingresso di Papa Giovanni Paolo II.
Il suo incedere, ondeggiante e incerto, ricordava tanto quello di Padre Pio.
Era visibilmente emozionato nel vedere piazza San Pietro e via della conciliazione gremite con me non mai.
Aveva atteso per anni questo giorno e la sua espressione, rivelava una indicibile commozione.
L’incredibile folla continuava ad applaudire.
Giovanni Paolo II pronunciò la formula della beatificazione.
Erano le ore 9,58 del 2 maggio 1999. Padre Pio era Beato.
I fedeli all’unisono risposero: “Amen, Alleluia”. Nel frattempo si alzò il telo che nascondeva l’arazzo.
Al centro dell’impalcatura, per i restauri alla facciata della basilica venne scoperta l’immagine del Beato Pio da Pietrelcina, con i suoi occhi profondi e sereni, il sorriso appena abbozzato, la sua espressione bonaria e paterna.
Fu un momento indescrivibile. La piazza sembrava essere impazzita.
Tutti esultavano sventolando foulard, cappelli, bandierine multicolori.
Nei maxischermi, in piazza, si vedevano scene analoghe che arrivavano dalle altre due celebrazioni.
Nell’ultimo mese di maggio del millennio, nella quinta domenica di Pasqua, si registrava, la “rivincita di Dio“, come sottolineò qualche commentatore televisivo, ed anche il dono della vergine Maria a Padre Pio.