L’epidemia Covid 19 in ripresa in Italia, con alcuni territori ,
(in prima fila Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), che potrebbero passare dalla zona bianca a quella gialla, ma soprattutto la corsa dei contagi in alcuni Paesi europei .
Potrebbe risultare utile stendere un vademecum per prepararsi al secondo Natale dell’era Covid.
Chi pensa di andare all’estero,
non può far altro ,che tenere d’occhio, fino all’ultimo ,le notizie e i resoconti giornalieri dei singoli Paesi sulla pandemia.
Feste e cenoni
Per le feste e i cenoni in casa,
non ci sono limitazioni sia che ci trovi in zona bianca che in zona gialla.
I medici consigliano di indossare la mascherina negli ambienti con molte persone, specie se ci sono soggetti fragili o anziani.
In zona gialla i ristoranti restano aperti sia all’aperto (senza Green pass), sia al chiuso (presentando la Certificazione verde).
In zona arancione è vietato il servizio al tavolo nei bar.
Quando scatta la zona rossa la ristorazione è consentita fino alle 22 solo con consegna a domicilio o asporto.
E con la risalita dei contagi alcuni sindaci pensano di cancellare la feste di piazza.
Anche se è prematuro ,secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa fare previsioni su divieti a Capodanno.
Natale in montagna
Alla vigilia della stagione invernale c’è preoccupazione in Alto Adige.
Se dovesse scivolare verso la zona gialla, o peggio l’arancione (che prevede anche la chiusura degli impianti di risalita), potrebbe essere nuovamente un disastro per il turismo invernale.
Ecco perché si preme per considerare lo sci uno sport individuale ed evitare un nuovo black out. Intanto, in montagna alcuni impianti hanno già riaperto.
Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, sulle seggiovie è al 100%.
Shopping e mercatini
Per quanto riguarda lo shopping,
se il passaggio di una regione dalla zona bianca alla gialla non registra restrizioni significative, un ulteriore declassamento in arancione manterrebbe aperti i negozi (compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici) ma chiuderebbe nel fine settimana i centri commerciali.
Nell’ipotesi più grave di un passaggio in zona rossa, invece, chiuderebbero i negozi al dettaglio, con l’eccezione di quelli che vendono generi alimentari e di prima necessità.
Mascherina obbligatoria ,per accedere ai mercatini natalizi, anche se per garantire spese natalizie in sicurezza alcuni sindaci stanno rafforzando le precauzioni: il sindaco di Verona, ad esempio ha annunciato l’obbligo della mascherina anche all’aperto e del Green pass per accedere ai mercatini di Natale.
Sport
La stretta per chi ama fare sport scatterebbe solo nel caso di passaggio della regione in arancione o in rosso: in queste ipotesi infatti chiuderebbero palestre e piscine.